Si è tenuto nella mattinata di oggi, lunedì 23 ottobre, presso il Salone d’Onore del CONI il convegno “La Governance dello Sport”, incentrato sulle nuove sfide strategiche e organizzative del sistema sportivo e sulla gestione del cambiamento.

I lavori sono stati aperti dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò e hanno visto la partecipazione del Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone, del Presidente del Collegio di Garanzia del CONI, Franco Frattini e, tra gli altri, di Valeria Panzironi, Direttore Affari Legali Coni Servizi, Enrico Cataldi, Procuratore Generale dello Sport e Marco Befera, Responsabile dell’Ufficio di Vigilanza del CONI.

Presente anche il Presidente della Federazione Italiana Hockey, Sergio Mignardi.

Fare il Presidente del CONI oggi – ha detto Giovanni Malagò - implica particolari complessità rispetto a chi mi preceduto e il nostro livello di vigilanza è enormemente superiore. Occorre evitare qualsiasi tipo di conflitto di interesse, drasticamente e a tutti i livelli. Vale per chiunque lavora da noi e con noi. La nostra competenza è in linea con i dettami dell'Anac e dei valori morali di chi si occupa di sport. Il nostro mondo deve dare il buon esempio”.

Per evitare la corruzione – ha detto Raffaele Cantone - sono convintissimo che l'obiettivo è quello di trovare strumenti di autoregolamentazione. Dobbiamo rendere effettivi i codici etici; è importante la stigmatizzazione sociale e indispensabile anche a prescindere dalle norme giuridiche. Il CONI come ente pubblico deve mettere in campo il piano di prevenzione alla corruzione”.

Lealtà e probità sono i pilastri della carta olimpica scolpiti nel sistema dello sport italiano. Principi alla base di una seria politica di prevenzione e contrasto alla corruzione. La trasparenza previene opacità dietro cui si annida il fenomeno corruttivo” ha invece detto Franco Frattini.


È evidente che il sistema sportivo è attualmente in evoluzione sia per azioni legislative italiane che per la codifica degli organismi da parte del CONI – dice il Presidente FIH Sergio Mignardi - non è solo una questione di riorganizzazione delle nuove logiche di giustizia sportiva, ma del sistema sportivo in forma integrale. Con soddisfazione registro che questo Consiglio Federale ha avviato già dai primi giorni un processo in linea con le nuove prospettive dello sport italiano. E’ stato infatti deliberato il nuovo impianto politico-organizzativo che divide le responsabilità di indirizzo e gestionali da quelle tecniche ed esecutive, con evidenti vantaggi per tutti, come il piano strategico, che individua per ogni ambito federale le azioni da mettere in campo per la crescita e lo sviluppo dell’hockey italiano. Sono consapevole che le trasformazioni possano comportare resistenze ambientali e personali, ma queste non possono impedire il processo di cambiamento e rinnovamento che abbiamo iniziato insieme al CONI, nostro grande alleato”.

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