A due anni dal successo nel Championship III di Vantaa, Finlandia, la nazionale italiana senior centra un altro significativo risultato nell’Hockey Indoor, conquistando la permanenza in Pool B in occasione del Championship II di Alanya, Turchia, disputatosi tra il 12 e il 14 gennaio 2018. Per gli azzurri, guidati in panchina da Richard Kotrc, sesto posto finale davanti alle retrocesse Turchia (padrone di casa) e Inghilterra, ultima classificata e delusione più grande di un Championship che l’ha vista scendere di categoria nonostante il ranking IHF l’accreditasse come terza forza tra le squadre ammesse. Primo posto per l’Olanda (terza nella classifica mondiale di specialità, aggiornata all’ottobre 2017), che torna subito in Pool A; lo fa con l’Ucraina, seconda. Negli stessi giorni che hanno visto l’Austria conquistare (per la seconda volta) il titolo di campione d’Europa Indoor battendo il Belgio (agli shoot-out) nella finale di Anversa, gli Azzurri si rendevano protagonisti di un torneo costante, regolare, senza sbavature, aperto dal pareggio con la Svezia, chiuso dall’ininfluente sconfitta con la Turchia (3-2) e condito, nel mezzo, dalla sconfitta con la Croazia, dal pari con il Portogallo ma soprattutto dalla storica vittoria contro l’Inghilterra nella fase a gironi: 3-2.

La permanenza in Pool B era il nostro obiettivo e l’abbiamo raggiunto; – dice il Vicepresidente FIH Enrico Medda, responsabile SSN – per questo vanno ringraziati staff tecnico e atleti, che hanno disputato un ottimo Europeo nonostante l’esigua preparazione: il loro impegno è stato mirabile”.

Il torneo era difficilissimo, con squadre molto attrezzate – dice il Vicepresidente Vicario FIH e Team Manager, Stefano Pagliara - e le nostre gare hanno dimostrato, tranne forse quella con la Croazia, il grande equilibrio tra le rappresentative. Voglio elogiare la squadra, che pur non avendo fatto una preparazione approfondita ha dato dimostrazione della grande disponibilità dei ragazzi nei confronti dell’allenatore, dando il massimo in campo. Mi preme anche sottolineare il comportamento esemplare, dentro e fuori dal campo di questi atleti, giovani e meno giovani. Negli ultimi tre anni – conclude Pagliara – abbiamo accresciuto la nostra affidabilità anche agli occhi dell’EHF e dei suoi Officials: oggi godiamo di una considerazione crescente”.



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