L'allenatore della Nazionale Italiana Femminile Senior, sulle convocazioni per il raduno del 6-16 febbraio 2018 del CPO Giulio Onesti di Roma.

 

LA SELEZIONE. “Siamo partiti da una rosa di 36 atlete e ne ho convocate 29. Mi dispiace per quelle rimaste a casa, comunque molto brave, ma bisogna cominciare a fare delle scelte. È un numero che può sembrare strano, ma solo apparentemente, perché ci sono tre portieri: formeremo due squadre di 14 elementi più un portiere che si alternerà con gli altri”.

GLI ALLENAMENTI: “Dalla fine dell’Europeo abbiamo fatto solo una delle fasi che io intendo, sempre, di formazione per la squadra: quella fisica e atletica a casa e in palestra e quella di tecnica individuale. Ci manca la tattica, individuale e di squadra, che inizieremo con questo raduno di Roma.

Sarà un raduno “misto” perché faremo sia delle valutazioni tecniche che atletiche, perché essendo 29 dobbiamo iniziare a selezionare per arrivare alle 18 di giugno e l’importante sarà giocare (a Roma lo faranno contro selezioni dell’Accademia e squadre Under 21, ndr): sarà un periodo di lavoro intenso e oltre che sul piano tecnico e tattico lavoreremo anche e comunque su un discorso di selezione”.

GLI OBIETTIVI: “L’obiettivo è continuare la crescita e iniziare a mettere le basi per il discorso mondiale. L’obiettivo a lungo termine è la qualificazione all’Olimpiade, ma il mondiale è una vetrina eccezionale. Ci dà la possibilità di esprimere tutto quello per cui ci stiamo allenando. E’ qualcosa che qualsiasi atleta, quando inizia a praticare uno sport, desidera più di ogni cosa”.

LE NOVITA’ E I RITORNI: “Le novità sono Maryna Vynohradova, rimasta tre anni ferma con la sua nazionale perché, diventando italiana, aveva espresso la volontà di giocare con noi e per noi; e c’è l’italo argentina Ivanna Pessina. Poi ci sono alcuni ritorni, rispetto all’ultimo appuntamento, come quelli di Dalila Mirabella, Martina Lecchini, Mercedes Socino, e Giuliana Ruggieri. La squadra si sta potenziando, perché si tratta di ottime atlete, già azzurre in passato, che ci daranno una grossa mano. Si è creato un bel gruppo con atlete molto valide. Sarà un raduno ad alto livello e cercheremo fin da subito di creare un gruppo molto competitivo, che non abbia paura di nessuno, che vada a giocarsi la chance di superare almeno un turno, perché noi vogliamo superare almeno una tra Cina e Corea. Con l’Olanda vogliamo fare qualcosa in più di quanto offerto in World League 3, dove abbiamo fatto per un momento cose che a me non piacciono: abbiamo avuto paura. Invece dobbiamo andare lì e giocarci la partita, sebbene con la squadra più forte del mondo, per entrare nella mentalità di non avere paura di nessuno”.

IL FUTURO, IL LAVORO: “Il programma proseguirà e cercheremo, al netto delle risorse, di vederci una volta al mese per poi concentrare tutto tra la seconda metà di giugno e i primi di luglio. Allora ci concentreremo per arrivare al top della preparazione. A fine giugno faremo tre partite con la Francia, mentre nei primi di luglio abbiamo un doppio triangolare con Irlanda e Cile; poi tireremo le somme di come saremo arrivati al massimo della condizione in vista del mondiale.

Rispetto alle altre squadre partecipanti paghiamo un po’ il ritardo nell’inizio di preparazione: purtroppo in questo momento, sulla tattica individuale e di squadra, siamo un po’ indietro, ma spero che registreremo una crescita nella tecnica individuale e fisica, e questo lo vedremo subito nel raduno di Roma”.

IL PRESENTE, LA STORIA: “Sono contento che la squadra sia molto forte e di aver penato fino a ora poter diramare la convocazione; naturalmente dispiace per chi rimane fuori, ma la selezione è naturale, visto l’altissimo livello delle squadre che andremo ad affrontare. Il mio compito e quello dello staff è schierare la squadra più forte possibile, tenendo presente chi andremo a incontrare: dell’Olanda c’è poco da dire, ma non dimentichiamo che Cina e Corea sono squadre medagliate in competizioni come Olimpiadi e Giochi Asiatici”.


Nella foto (a sinistra) Roberto Carta, con parte dello staff dell'Italdonne.


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