Scuole aperte allo Sport è il progetto MIUR e CONI dedicato (anche) alle Federazioni Sportive Nazionali, rivolto ai ragazzi delle Scuole Secondarie di I° Grado.
Il progetto rappresenta per le Federazioni Sportive Nazionali l’opportunità per far conoscere le basi del proprio sport all’interno della scuola, collaborando ad un’iniziativa dal forte valore educativo. Il progetto offre alle famiglie anche un corso multi-sportivo pomeridiano gratuito per i propri figli e decisivo è il ruolo ricoperto dagli insegnanti di educazione fisica, che si occupano di coordinare e realizzare l’attività sportiva durante le ore di educazione fisica, insieme ai tecnici federali specializzati delle Federazioni.
Una proposta dedicata a scuole, insegnanti e studenti che mira a:
- potenziare lo sviluppo motorio globale, utile alla pratica di tutti gli sport;
- far scoprire sport diversi, che sappiano appassionare e stimolare;
- favorire un orientamento sportivo consapevole, basato sulle proprie attitudini e preferenze;
- promuovere i valori educativi dello sport, fondamentali e sempre più attuali;
- offrire alle scuole know-how e strumenti specifici per proseguire la pratica dei vari sport, grazie agli insegnanti di educazione fisica.
Come? Mettendo al centro i ragazzi e gli insegnanti di educazione fisica, veri protagonisti del progetto, ispirati dai Testimonial Sportivi. Per l’Hockey Prato la testimonial è l’azzurra Elettra Bormida.
E’ la seconda edizione di “Scuole Aperte allo Sport”, che vede il coinvolgimento sul territorio nazionale di 150-200 scuole, per circa 2.250 classi e 45.000 ragazzi.
Ad ogni scuola sono abbinati 3 sport:
- uno sport tra ginnastica e atletica leggera
- uno sport individuale
- uno sport di squadra
Sulla base di questi criteri, l’attività sportiva si svolge (per ciascuno dei 3 sport) con una settimana in palestra in orario di Educazione Fisica e un pomeriggio a settimana in palestra per circa due mesi.
Per l’Hockey Prato sono 19 le scuole selezionate, distribuite in Friuli, Lazio, Liguria, Marche (con due istituti ciascuno), Puglia (una scuola), Sicilia e Veneto (tre scuole) e infine Piemonte, con quattro scuole totali.