L’anno scorso l’allenatore Roberto Carta è riuscito nell’impresa, eccezionale, di vincere i due massimi campionati nazionali (maschile e femminile) di una disciplina olimpica, l’hockey su prato. Quest’anno l’allenatore sardo (e direttore tecnico delle nazionali femminili italiane) punta a fare il bis; o il poker: questione di punti di vista. Intanto, però, ha calato una bella ‘doppia’ conquistando, con le donne della ‘sua’ Amsicora, il secondo scudetto consecutivo. Decisiva, dopo un campionato senza neanche una sconfitta, la vittoria in trasferta a Pisa contro il CUS, che ha confermato i tre punti di vantaggio sull’HCU Catania, nobile rivale in questa stagione delle verdi di Ponte Vittorio, contro le quali Amsicora ha trovato 4 punti sui 6 disponibili: quelli che hanno fatto la differenza. “Quest’anno siamo andate veloci, ma dopo il girone di andata ci guardavamo dietro e avevamo sempre il Catania, squadra quasi tutta italiana, che è stato un degno avversario; – dice con grande sportività Roberto Carta – noi abbiamo giocato bene e nessun altro è più riuscito a preoccuparci fino alla fine, tranne i primi 20 minuti della gara (l’ultima) di Pisa, quando il CUS ha pareggiato e per qualche istante un diavoletto ha aleggiato dalle nostra parti”; poi però “abbiamo dimostrato di essere più forti, contro una squadra, pur giovanissima, che ha giocato molto bene. E che ci ha messo in difficoltà”. Di giovani ne ha eccome anche la squadra campione d’Italia; su tutte svetta (probabilmente) Federica Carta, rientrata da un infortunio, “che ha solo 16 anni ma è già un punto di forza della squadra” e Terry Dalla Vittoria “che in due campionati con noi è migliorata tantissimo”. Senza dimenticare il gruppo delle poco più che ventenni, come Polo e Mereu “che stanno crescendo tantissimo: hanno tutto il futuro davanti; se non abbiamo avuto ‘esplosioni’, bisogna dire che abbiamo registrato tante meravigliose conferme, frutto di progressi costanti”; . Riposo ora per Amsicora? Nulla di tutto questo, perché dal 13 al 16 maggio c’è da giocare l’Eurohockey Club Champions Trophy di Barcellona, “un premio per questa squadra, che l’anno scorso ha vinto il Challenge”, dice il Mister, che prosegue: “C’è molta curiosità per una competizione che ospita le seconde classificate di campionati di primissima fascia come quello olandese, tedesco e spagnolo”. Le sarde sono nel girone con Rot Weiss Koln e Real Club de Polo, “formazioni che sono nel gotha dell’hockey europeo; noi abbiamo una bella squadra e siamo sicuri di poterci permettere di giocare in questa categoria” che vedrà certamente la partecipazione di atlete che tra qualche mese parteciperanno alle Olimpiadi di Rio e la cui preparazione (e non solo) “probabilmente sarà a un livello piuttosto alto”.

Ieri, lunedì 2 maggio, Roberto Carta è stato a Cernusco, per un raduno decentrato della femminile. Mister Scudetto è infatti (anche) Direttore Tecnico delle Nazionali Femminili Italiane: “Ho trovato un livello buono ed entusiasmo, come anche tra i maschi; adesso occorre fare esperienza, ma di giovani ce ne sono e piuttosto interessanti”.

Inevitabile, prima dei saluti, parlare della supersfida di domenica: all’Amsicora, la squadra maschile (anche questa allenata da Roberto Carta), affronta l’HC Bra nel decisivo recupero della quinta giornata del girone di ritorno. Ci si gioca una bella fetta di scudetto e Amsicora, al netto di alcuni incastri, vincendo potrebbe conquistare lo scudetto con una giornata di anticipo: “Come sempre sarà una bella partita; speriamo solo che la gara del giorno prima (quella di sabato, valevole per la 21esima di campionato) non incida sullo spettacolo che entrambe offriranno. Amsicora e Bra si rispettano e questa è una di quelle sfide che è un gran piacere giocare”. E allenare, parola di Mister Scudetto.