Una grande festa e un grande successo: non può definirsi diversamente (anche) la terza edizione del torneo internazionale giovanile Bee Happy di Riva del Garda, che lo scorso fine settimana ha ospitato 20 società (di cui 9 straniere) per un totale di 48 squadre, divise nelle diverse categorie. Atleti stimati? Tra i 450 e i 500: numeri impressionanti, che sommati a quelli relativi agli accompagnatori (che fanno salire il dato a circa 800 unità) danno la misura della rilevanza, anche sociale, che il “Bee happy” ha acquisito nel corso degli anni. La premiazione delle diverse squadre vincitrici (CLICCA su http://hcriva.altervista.org/ per averne conto) si è rivelata solo il momento conclusivo di una tre giorni all’insegna dello sport e dell’amicizia: “Il successo del torneo – dice Luca Risatti - ci ha veramente sbalordito. Abbiamo avuto richieste da squadre italiane ed estere già da settembre/ottobre del 2016 per non rischiare di essere escluse. E purtroppo abbiamo dovuto dire no a molte società ma, davvero, con 48 squadre abbiamo raggiunto il massimo della capienza”, prosegue Luca, sinceramente dispiaciuto per non aver potuto includere altri sodalizi: amici, mai rivali.
“Quest'anno la novità più grande è stata sicuramente rappresentata dalla ristrutturazione del campo (della grandezza per l’hockey a 7) che Comune di Riva e Provincia di Trento hanno voluto apportare, per poi farlo gestire direttamente alla nostra società” dice ancora Luca. Il nuovo manto “ha dato sicuramente un valore aggiunto alla solita” perfetta “organizzazione offerta dagli oltre 40 volontari che hanno aiutato incessantemente in cucina, al bar, al tavolo della lotteria e in campo (giudici e arbitri). Loro sono la forza più grande della nostra società” ci tiene a dire Risatti. Sono state “tre giornate di grande lavoro e fatica, ma affrontate sempre col sorriso, sposando in pieno il valore e il significato che il nome stesso del torneo vuole portare.
Vorremmo ringraziare il Presidente FIH Sergio Mignardi (nella foto con aolcuni dei volontari) per averci fatto la bellissima sorpresa di stare con noi, in compagnia della moglie, per due giorni; – conclude Luca Risatti - la sua presenza ha un grande significato per una piccola società come la nostra: vuol dire che comunque il lavoro che stiamo proponendo è grande ed importante”. E già il pensiero va alla quarta edizione che, ormai pare certo, sarà (come 'd’abitudine') un altro successo da raccontare.
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