L'undicesima e ultima giornata del girone di andata della serie A1 maschile non ha visto la disputa dell'incontro del Comunale di Suelli (Cagliari), tra l'HC Suelli e i lomellini della SH Paolo Bonomi. La causa? Un'inaspettata ordinanza del sindaco di Suelli, Massimiliano Garau la quale ha imposto la chiusura dell'impianto. L'ordinanza del Comune è stata motivata da problematiche relative all'ordine pubblico e al mancato pagamento di utenze: debiti pregressi, maturati negli anni passati. "Il Comune ci ha chiesto di firmare una nuova convenzione; noi abbiamo aderito e nel frattempo abbiamo sottoscritto la convenzione transitoria" dice il presidente federale Sergio Mignardi. Per quanto riguarda la questione debitoria che si è generata negli anni passati, "da parte dell'hockey c'è impegno a verificare la situazione", ma il Comune mette in carico alla nostra disciplina gli oneri pregressi di tutta la parte sportiva presente nell'area. Nonostante le intese e la transitoria, è stata messa in moto un'azione che quindi sorprende e sorprende anche nei tempi. E che pare altresì ingiustificata pure sotto il profilo dell'ordine pubblico, sia per gli spettatori che per gli atleti, visto che l'impianto era stato utilizzato dagli stessi fino a poche ore prima dell'invio dell'ordinanza. Alla luce dei fatti come sopra esposti, immediatamente il sabato mattina il presidente FIH si è adoperato per scongiurare il rinvio della gara, riscontrando anche la disponibilità di Amsicora e CUS Cagliari a ospitare, sul proprio impianto, la disputa di Suelli-Bonomi. Irremovibile la posizione del primo cittadino suellino - nonostante l'attivazione di questura di Cagliari e carabinieri - che solo alle 14:30 di oggi (orario di inizio della gara) inviava i vigili ad aprire gli spogliatoi per consentire il recupero dell'attrezzatura sportiva, indispensabile a scendere in campo. Troppo tardi, a quel punto, per raggiungere Cagliari e giocare la gara nel tempo necessario a consentire alla SH Paolo Bonomi di riprendere, poi, l'aereo di rientro, come da programma: gara rinviata a data da destinarsi.
"Questa ordinanza - dice il presidente Mignardi - nasce con una procedura che personalmente ritengo pretestuosa e poco rispettosa dell'hockey e dello sport dilettantistico italiano, che giorno per giorno e mese per mese, con grandi sacrifici da parte di atleti, appassionati e dirigenti, cerca di andare avanti. Così non si sostiene lo sport dilettantistico italiano. Naturalmente - chiosa il presidente Mignardi - seguiranno azioni a difesa dello sport ".