Consigliere federale responsabile dell’area marketing e del settore scuola e promozione FIH, Marco Bonacini ha speso quasi tutti i suoi 49 anni da hockeysta nell’ASD Città del Tricolore, di cui è presidente da metà degli anni Novanta e con il quale, da giocatore, ha indossato la maglia di tutte le categorie: dall’Under 14 alla senior. E’ lui ad aver riportato la squadra in serie A(2), ma il vanto più grande è aver “creato la sezione femminile e averla portata, in quattro anni, a vincere il titolo di campioni d’Italia Under 14” proprio a maggio scorso, quando la società di Reggio Emilia ha centrato anche un quarto posto con la maschile risultando, nel 2014/15, il miglior club nazionale in quella categoria. Socio di un’azienda di elettronica che si occupa di consumi e risparmio energetico, Bonacini ha iniziato nel marketing della Apple e per 10 anni è stato responsabile vendite per il Sud Europa della Silicon Graphics. Poi la nascita del primo figlio e il desiderio di lasciare Milano per (ri)avvicinarsi a Reggio Emilia. Con lui oggi parliamo dei piani federali in relazione all’attività giovanile; un tema che sarà al centro del prossimo Consiglio, in programma verosimilmente a novembre.

Dall’attività nelle scuole, ai festival, ai centri di formazionel’argomento è vasto” e richiede una divisione in capitoli. Partiamo dal primo: “Stiamo lavorando su un progetto che incentivi le società ad andare nelle scuole - dice Marco - un progetto che prevede un aiuto economico da parte della federazione alle società che svolgono un’attività secondo determinati canoni, come l’uso di istruttori qualificati e il coinvolgimento di un certo numero di scuole”. Il risultato deve essere “l’incremento di tesserati; l’ipotesi federale prevede che una commissione specifica avrà il compito di assegnare contributi a fronte di documentazione che dimostri l’effettiva realizzazione dell’attività”. Particolare peso verrà dato “al settore femminile: le società che lavoreranno anche nell’ambito femminile potranno avere un punteggio maggiore per attingere al finanziamento, rispetto a quelle che lavoreranno solo nel maschile” perché  “è necessario incrementare il numero delle tesserate e le squadre femminili impegnate in attività agonistiche”. Il progetto, come detto, verrà presentato al prossimo Consiglio federale e, in caso di approvazione, come di norma, prenderà il via all’inizio del 2016. Nell’attività scolastica Bonacini sottolinea l’importanza che avranno le società nel fare presa sui giovani: “Non basta essere solo un buon istruttore, ma anche saper interessare i giovani all’argomento hockey. Per questo faremo dei corsi, utili a formare i promotori dell’hockey nelle scuole”.

Scuola e non solo, perché “la commissione che si occupa dei giovani sta già lavorando sul progetto dei Festival, rivolto a quei bambini che, una volta entrati in società, svolgono attività prima di partecipare ai campionati federali”. Categorie, quindi “under 8, under 10 e under 12, ma in forma non agonistica”. La promozione dei festival, anche in questo caso, “prevede una contribuzione per gli organizzatori, secondo canoni che la commissione definirà, nell’ottica di svolgere attività promozionale e ludica, non necessariamente agonistica”.

Dopo le società nelle scuole e il circuito dei festival, il terzo capitolo (che idealmente, dopo il primo e il secondo, anagraficamente può procedere in linea di continuità) riguarda invece la formazione: “Stiamo ipotizzando una scuola federale organizzata in base alle aree - prosegue Marco Bonacini – e che sarà finalizzata principalmente alla formazione dei giovani, più che alla selezione. Della struttura organizzativa se ne sta occupando l’Area Tecnica. Lo scopo principale sarà quello di formare i ragazzi, dargli un secondo livello rispetto a quello ottenuto in società”. Inoltre, per ogni atleta, “raccoglieremo caratteristiche atletiche e tecniche per dare forma a un archivio centralizzato che servirà a verificare la crescita dei ragazzi ad ogni incontro”. Obiettivo primario, quindi, la formazione, ma ci sarà comunque “una  valutazione: l’obiettivo è che ogni area abbia un proprio gruppo, maschile e femminile, per disputare un torneo nazionale. Una sorta di passaggio intermedio per la nazionale e una vetrina per mettersi in mostra, che coinvolgerà moltissimi ragazzi e ragazze”, grosso modo dai 14 ai 18 anni (“ma anche di questo si occuperà l’Area Tecnica”).

Iniziative, progetti e idee pensate con un unico, comune, denominatore: hockey ai giovani, per i giovani. Questi i punti dominanti del prossimo Consiglio federale di novembre.

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