Olanda prima nella maschile e Inghilterra prima nella femminile, questi i verdetti (ormai noti) emessi al termine degli Europei Pool A di Londra, terminati una manciata di giorni fa. Risultati che confermano il tecnico Maximiliano Caldas come l’uomo d’oro dell’hockey internazionale: dopo le vittorie ottenute alla guida della nazionale olandese femminile, l’ex difensore argentino (ritiratosi prematuramente dalle scene per infortunio e da tempo allenatore di gran fama, a dispetto dei soli 42 anni di età), pure con la maschile continua a fare quello che meglio gli riesce: vincere tornei; giusto quelli più importanti al mondo, tanto per non sbagliare. Conferme anche per l’head coach Danny Kerry e per la sua Inghilterra, che trova l’oro continentale in linea di continuità con la vittoria centrata nel Round 3 di World League di giugno, anche se lì si trattava ‘solo’ di una semifinale. Vittoria pesante (e casalinga) perché conquistata contro l’Olanda campione di tutto (Olimpiadi, World League e World Cup nel biennio 2012-14) ma non più allenata, come allora, da Caldas, l’uomo che trasforma in oro tutto quello che tocca. Agli Orange sfugge così la doppietta maschile-femminile, che nella terra dei tulipani proveranno a centrare (con le consuete, altissime, probabilità di riuscita) tra un paio d’anni, negli Europei che si giocheranno proprio ad Amsterdam, come già annunciato dalla (recentemente rieletta) presidente Marijke Fleuren. I successi nell’Europeo hanno consegnato alle due squadre il tagliando per Rio 2016, che però entrambe avevano già ‘strappato’ proprio in occasione delle recenti semifinali di World League. E allora a festeggiare (forse anche più di chi in quelle ore si metteva al collo una medaglia) sono state le ripescate dalla World League. Nella competizione che ha visto partecipare anche l’Italia (fermatasi al Round 2 con la maschile e all’ottavo posto del Round 3 con la femminile), Spagna per la maschile e India nella femminile sono le squadre (n° 10) ad avere ottenuto la qualificazione per il Brasile. Mancano ora due soli posti da assegnare, naturalmente per ciascuna categoria; sono quelli che verranno messi in palio dal torneo continentale di qualificazione olimpica africano e oceanico. Per ora la bellezza di sei nazioni sono sicure di portare entrambe le proprie nazionali (maschili e femminili) in Brasile: si tratta di India, Germania, Argentina, Olanda, Gran Bretagna e Australia. Anche Belgio, Canada, Spagna e l’esordiente Brasile saranno ospiti del Villaggio Olimpico con la propria squadra maschile; Corea, Cina, Nuova Zelanda e Stati Uniti, invece, porteranno la femminile. Per ora il conto parla di 14 diverse nazioni. Perché l’Olimpiade è l’Olimpiade: esserci è ambizione di tanti, aspettativa per altri, ma privilegio per pochi.

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