Riceviamo e pubblichiamo:
Vittorio Kolaric ci ha lasciati.
Dopo una malattia che, rivelatasi in tutta la sua gravità solo negli ultimi mesi, lo aveva comunque già visto tornare sul campo a guardare gli allenamenti.
Aveva 77 anni, molti dei quali vissuti in campo e tra i ragazzi.
Era un hockeysta nell'anima.
Paolo Pacor
La Federazione Italiana Hockey rivolge le più sentite condoglianze alla famiglia per l'incolmabile perdita.
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CIAO TOIO
Ci ha lasciati nella notte Vittorio "Toio" Kolaric. Nato a Trieste nel 1938 è stato uno dei protagonisti dell'hockey giuliano. Dopo aver militato in diversi club storici triestini, sin dai primi anni novanta ha.... "cercato" di smettere (innumerevoli le sue feste di addio all'hockey giocato) senza ovviamente riuscirci. Da quegli anni si è dedicato con grinta e dedizione ai giovani, appassionando all'hockey intere generazioni di ragazzi e ragazze. Dopo una ventennale collaborazione con l'H.Junior Itala Trieste, dal 2005 al 2013 è stato il responsabile dei settori giovanili della Fincantieri Leyline. La scorsa stagione, nonostante qualche problema di salute è tornato a Trieste a dare una mano agli amici dell'Hockey Club. Proprio in questi ultimi giorni si era reso disponibile per continuare la sua opera di istruttore nelle scuole del comprensorio.
I funerali si terrano venerdì 28 agosto in via Costalunga a Trieste alle ore 11.20. Vittorio sarà poi sepolto nel cimitero militare.
(comunicato stampa AR Fincantieri Leyline di mercoledì 19 agosto)
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Vittorio Kolaric da venerdì 28 agosto aleggerà nell'aria: le sue polveri idealmente si spargeranno su Trieste e continuerà la sua missione di diffondere l’hockey, come ha fatto per tutta la vita.
Ormai ogni anno qualche compagno di hockey decide di andarsene e noi rimaniamo sempre più soli.
Perdiamo i nostri punti di riferimento forti, gli individui che nella loro città e nel nostro ambiente per anni ed anni hanno continuato a diffondere, umilmente e costantemente il nostro gioco, ad andare nelle scuole a fare promozione entusiasmare ragazzini e ragazzine indirizzandole verso "hockey".
Adesso Vittorio non c’è più; è vero che la vita continua a scorrere e tutto si ricuce ,ma Trieste ora è più vuota, più silenziosa si guarderà attorno… poi qualcuno riprenderà il lavoro lasciato e coprirà il vuoto di Vittorio.
Vittorio assieme a Candotti, Hafner, negli anni ’50-60 è stato la punta dell’hockey di Trieste,era nel gruppo pre-olimpico di Roma 60.
Io ho avuto il piacere e l'onore di giocare assieme (contro) a loro ed ho imparato ad apprezzare in particolare il carattere di Vittorio, la sua sportività e la passione per la diffusione del nostro gioco.
Tutti noi siamo da qualche giorno più soli, ci mancherà il suo sorriso, che io abbino sempre al sorriso di sua moglie: erano indivisibili, ai vari tornei veterani arrivavano sempre assieme.
Io lo ricorderò sempre e cercherò di proseguire la sua opera anche se in un altro luogo.
Che l'aria gli sia lieve e disperda i suoi atomi su di noi.
Renato Melai