Care Amiche e cari Amici,

trascorsi 30 giorni dall’elezione che ha visto l’avvio di una nuova fase politica sportiva per il nostro movimento e terminati i campionati con l’assegnazione degli scudetti, periodo piuttosto impegnativo, finalmente riesco a soddisfare il desiderio di scrivere pubblicamente per ringraziarvi e mettervi al corrente della nuova impostazione gestionale federale condivisa con tutti i Consiglieri.

In questo difficile momento per l’hockey italiano, impegnato a risolvere le nuove sfide politiche, organizzative, tecniche ma anche etiche e culturali, che riguardano ognuno di noi, possiamo ambire all’idea che ripartendo dalla passione, da una pratica sportiva disinteressata e dal recupero delle migliori esperienze e competenze tra di noi, certamente ce la faremo a rilanciare il nostro amato gioco olimpico.

Il commissariamento è terminato, l’assemblea elettiva è stata celebrata, gli hockeysti si sono espressi; abbiamo chiuso felicemente l’anno sportivo, quindi, si può e si deve ora ripartire, ma con le nuove logiche e prospettive, fissando all’orizzonte il nostro grande obiettivo: far crescere l’hockey italiano.

Certamente vecchi equilibri sono stati scomposti e ne sono stati creati degli altri, nuovi; i Consiglieri ed io abbiamo iniziato già a lavorare in questa importantissima fase storica del nostro movimento per coinvolgere tutti coloro che vorranno essere della partita.

Abbiamo deciso davvero di fare tutto ciò che le nostre società si aspettano, quanto è atteso dal nostro movimento giovanile, ogni cosa utile per sostenere l’hockey di vertice, tutto ciò che potrà servire a migliorare le condizioni delle atlete e degli atleti, dei tecnici e degli arbitri, dei dirigenti, promotori e organizzatori. Vogliamo progettare, programmare e realizzare bene con coscienza e scienza.

E’ doveroso ringraziare per i consigli, le parole ed i suggerimenti che tantissimi amiche e amici hanno voluto inviare da casa, dall’ufficio, dai campi.

I Consiglieri ed io abbiamo grande fiducia, la nostra base ha fiducia e sono certo che tutti insieme ce la faremo ad affermare la volontà di un hockey italiano migliore per tutti, di una struttura federale più tecnica e meno burocratica e anche più vicina alle società; a creare momenti felici per i più piccoli e brillanti per i più esperti ma in particolare a riportare serenità nell’animo di tutti gli hockeysti italiani.

In Consiglio seguiremo il metodo della collegialità e con il movimento quello della condivisione. Per questi motivi avete certamente notato che nel primo consiglio non abbiamo eletto i 2 vicepresidenti. E’ una questione di rispetto, etico ed istituzionale. Non abbiamo ancora affidato gli incarichi di responsabilità federale. Lo faremo tra qualche giorno nel pieno rispetto delle norme dell’ordinamento sportivo italiano. Abbiamo già iniziato a ridisegnare la nuova architettura della FIH; abbiamo dato vita all’area tecnica sportiva, un vero fatto epocale. Abbiamo creato dipartimenti federali che saranno affidati alla responsabilità dei singoli Consiglieri per rispondere meglio alle esigenze di tutti, affiliati e tesserati e così potrà crescere e svilupparsi l’hockey italiano. Stiamo lavorando per un effettivo decentramento, per valorizzare i nostri Comitati sul territorio. Oggi siamo sulla linea delle migliori Federazioni Sportive Nazionali. Ma, quanto sarà fatto e si vorrà fare sarà contenuto e diffuso nel “Rapporto agli Hockeysti”, una lettera che ogni 2 mesi sarà pubblicata sul sito federale perché vogliamo informare e coinvolgere nel miglior stile della migliore trasparenza gestionale. E’ un impegno di tutti i Consiglieri Federali.

Ma ancora qualche settimana di pazienza, fino a luglio, perché ci sono situazioni da definire, prima di avviare in modo corretto il rinnovamento, dare vita ai nuovi progetti ed al nuovo organigramma 2015-2016.

E’ importante sapere che oggi abbiamo una situazione economica critica, un sistema normativo problematico, una struttura organizzativa in difficoltà, progetti giovanili frammentari, squadre nazionali da sostenere, un’attività giovanile di base carente, una situazione della giustizia sportiva che richiederà interventi per pacificare e riportare normalità alla vita federale sportiva; situazione critiche sui campi di gioco sia per gli affidamenti che per le gestioni, infine una situazione generale complessiva (come indicato dal Commissario Straordinario nella riunione del 1° marzo scorso) complicata con contenziosi, liti e altre problematiche che trascuro di segnalare. Ma siamo ripartiti e siamo fiduciosi ! Chiediamo solo pazienza e fiducia.

Care Amiche e cari Amici l’hockey è parte della nostra vita, è lo sport che ci fa emozionare di più, è doveroso quindi avere un grande rispetto per tutti, dai più giovani principianti ai più esperti tra noi.

Ricordando con piacere che siamo parte del sistema sportivo italiano, legati al mondo dello sport dilettantistico, sportivi di un gioco planetario ed olimpico, a nome dei Consiglieri federali e mio i più affettuosi saluti.

 

Roma, 15 giugno 2015                                Sergio Mignardi

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NB: Lettera anche nel pdf a pié di pagina

Lettera_aperta_agli_hockeysti_italiani_1.pdf

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