A meno di 24 ore dalla disputa della finale play off per l'assegnazione del titolo di campione d'Italia della serie A1 femminile, c'è già una certezza: il titolo andrà a Cagliari. Dopo 28 anni.


Già, perché in finale vanno Amsicora (ultima e unica cagliaritana ad essersi aggiudicata il titolo, proprio 28 anni fa) e Polisportiva Ferrini, sodalizio che, in caso di successo, iscriverebbe per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro. I risultati delle semifinali disputate oggi all'Augusto Lorenzoni di Bra hanno quindi rispettato i valori espressi dalla classifica della regular season, con l'Amsicora che aveva chiuso al primo posto e la Ferrini al secondo. Tant'è. Ma è semplicistico pensare che sia stato facile, perché così non è stato.

Amsicora-Lorenzoni è terminata 3-2, grazie alle reti amsicorine di Scenna (autrice di una doppietta) e Ronsisvalli. Vantaggio iniziale delle sarde, con rete di Scenna al 2', cui risponde Vyhanyaylo esattamente dieci minuti più tardi. Lorenzoni è l'unica squadra che quest'anno, in campionato, ha sempre messo in difficoltà Amsicora e le verdi ne hanno conferma poco più tardi quanddo Tosco (21') su azione sigla la rete del sorpasso. Si gioca a Bra e il pubblico, che da queste parti risponde sempre presente e che ha grande competenza, assiste a una grande partita. Piena di emozioni. Mortarino, portiere braidese, si fa notare ed è decisiva in alcune circostanze; Massidda, dall'altra parte, fa lo steso quando chiamata in causa.

L'Amsicora cerca di recuperare, ma al riposo si va con il vantaggio piemontese che - nonostante diverse azioni e corti, quest'ultimi di marca prevalentemente sarda - perdura fino al 19' della ripresa, quando l'azzurra Ronsisvalli trasforma proprio un corto: vale il 2-2. La gara pare avviata a concludersi in parità, ma proprio allo scadere viene concesso un corto ad Amsicora. La trasformazione (ancora Scenna per il 3-2) porta le sarde alla seconda finale scudetto consecutiva, dopo quella dell'anno scorso persa al Dusmet con l'HCU Catania.


Alle 18:30 è stata la volta di Ferrini-CUS Pisa, terminata 1-0 grazie a un gol di Raineri su corto allo scadere del primo tempo. Partita forse più tattica, rispetto a quella che l'ha preceduta, e che si accende dopo un quarto d'ora di studio. Il primo tempo è di marca sarda e Chirico, portiere cussino, ha il suo bel daffare su Alacid e Peretti. Prima del riposo c'è lavoro anche per Aramu, brava sul corto di Wybieralska, mentre  Chirico non può nulla, allo scadere, su quello di Raineri: è l'1-0 che, a conti fatti, risulterà decisivo.

L'avvio di ripresa è di marca toscana, ma sui corti Aramu e la retroguardia della Ferrini controllano. Le sarde vanno vicine al raddoppio (11'), poi la gara si fa nervosa (ma di certo non cattiva) e al 18' (per qualche istante) in campo si contano solo 8 giocatrici della Ferrini. Che resiste. I corti non mancano, quel che però difetta è la precisione.

Il CUS Pisa va vicino al pari a 3' dal termine, ma la difesa sarda respinge sulla linea. Altra opportunità al 34': nulla da fare, tiro fuori. Finisce 1-0 e in finale va la Polisportiva Ferrini, arrivata a  Bra, peraltro, senza Braconi e Ivakhnenko: due delle sue migliori giocatrici; due che sarebbero tra le migliori giocatrici di qualsiasi roster.

Domani alle 13:30 è in programma la finale per il bronzo: in campo Lorenzoni e CUS Pisa.

Alle 15:30 (ripresa dalle telecamere di RaiSport, che trasmetterà la gara in differita) la finalissima tra Amsicora e Polisportiva Ferrini. Le due sfide di campionato hanno parlato in favore della squadra di Carta (vittoriosa 2-0 al Maxia e 7-1 in casa, meno di un mese fa), ma ormai sono in archivio. Questa è un'altra storia: da scrivere in 70'. 

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Il racconto per immagini presente in pagina è possibile grazie alle splendide foto scattate questo pomeriggio, sabato 16 maggio da Andrea Lusso all'Augusto Lorenzoni di Bra. 

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