Il primo campo di volontariato in Tanzania interamente dedicato all’hockey è stato un successo!
Un gruppo di tre allenatori di hockey, due provenienti dall’Italia (Francesco Richichi di Catania e Flavio Gallo da Bra, accompagnato dalla moglie Livia Cocito) e uno dall’Olanda (Nick Isbouts da Vlijmen), si sono immersi per due settimane (dal 10 al 25 gennaio 2015) in attività di allenamento a contatto con giovani giocatori tanzaniani.
Hanno condotto sessioni di allenamento presso il campo di hockey di Ukonga (la zona delle prigioni di Dar Es Salaam), rivolte alle giocatrici delle squadra Twende e ai giocatori della squadra di Magereza.
Inoltre hanno organizzato e implementato un corso di allenatori di livello base, rivolto a un gruppo di giovani giocatori e giocatrici provenienti da diverse squadre di Dar Es Salaam (La squadra femminile Twende, la squadra mista dell’Università di Dar es Salaam e le squadre maschili TPDF e Magereza), per un totale di 36 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Le lezioni si sono svolte all’Università di Dar Es Salaam, con sessioni sia pratiche (svolte sul campo da calcio dell’Università) che teoriche (svolte in palestra), con grandissimo coinvolgimento dei ragazzi.
Al termine del corso, tutti i partecipanti hanno ricevuto un certificato, rilasciato dal Presidente della Federazione di Hockey Tanzaniana Abraham Sikes, che li attesta ufficialmente come allenatori di hockey di livello base.
Nel corso delle due settimane che hanno trascorso qui in Tanzania, Nick, Francesco, Flavio e Livia, i nostri quattro volontari temerari, hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con la cultura e lo stile di vita tanzaniano, condividendo momenti di vita quotidiano con le ragazze della squadra anche al di fuori del campo da hockey, andando a visitare le loro case, conoscendo la loro storia e le loro famiglie, mangiando con loro il cibo tradizionale tanzaniano.
Questo perché, l’obiettivo principale di questo campo di volontariato, è stato promuovere lo scambio di conoscenze e di cultura tra persone provenienti da realtà sociali totalmente diverse. Attraverso lo sport, l’hockey in particolare, due mondi molto diversi si sono potuti incontrare. L’esperienza sperimentale è stato un fantastico successo, soprattutto perché tutti abbiamo imparato dagli altri, grazie mille a tutti coloro che lo hanno reso possibile… sia qui in Tanzania (la Federazione Tanzaniana di Hockey e tutti i ragazzi, ragazze e allenatori locali), sia in Italia (il CO.P.E e Anymore Onlus per l’organizzazione).

ASANTE SANA!

Valentina Quaranta

(testo e foto tratte integralmente da hockeytanzania.wordpress.com. Visita il sito e contribuisci anche tu ad aiutare l'azzurra di Bra, quest'anno inserita nella lista "I 100 nomi dell'anno", tradizionalmente redatta dalla splendida penna di Gianni Mura per il quotidiano "La Repubblica")




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