Dopo la giornata ‘a metà’ di domenica scorsa (le due gare non disputate sono state posticipate a sabato 29 novembre), la serie A1 femminile ritrova le sue prime della classe. Percorso netto, finora, per Lorenzoni, Amsicora, Cernusco e Ferrini e un calendario che, alla quarta giornata, consegna a tutte la possibilità di mantenere questo invidiabile primato, visto che non sono previsti scontri diretti. Bisogna però fare i conti con la voglia di rivalsa delle rivali: attardate sì, rinunciatarie no. Il CUS Pisa di Bianco domenica ha trovato la sua prima vittoria grazie a una doppietta di Chiara Chirico: a farne le spese l’Hockey Femminile Roma, ultima in coda ancora a zero punti, ma (va detto e ripetuto) tutt’altro che dimessa in un campionato che l’ha ammessa come ripescata. Le ragazze di Lilian Kimeu hanno avuto le proprie occasioni anche in Toscana e c’è voluto il portiere della nazionale, Martina Chirico, per impedire alle romane di andare in rete. Domenica il CUS riceve la Ferrini, che nelle prime uscite ha dimostrato la propria pasta espugnando (tra l’altro) il Dusmet di Catania: sfida apertissima. Per l’Hockey Femminile Roma c’è invece l’Amsicora di Roberto Carta, recordman nell’hockey prato italiano di questo scorcio di stagione. Roberto, che guida sia la prima squadra femminile che maschile di Amsicora, ha collezionato sette vittorie su sette con i propri roster; scusate se è poco. Per l’Hockey Cernusco, l’anno scorso ultimo nella regular season, c’è l’HCU Catania campione d’Italia in carica: quest’anno la classifica sembrerebbe evidenziare valori rovesciati (sei punti a uno) e se da una parte per le lombarde c’è l’occasione di proseguire nel loro splendido filotto, dall’altra per le etnee c’è la necessità di dare continuità al risultato positivo maturato domenica scora a Roma con San Saba. Catania deve risolvere qualcosa in attacco (solo un gol in tre partite); idem per la Libertas di Mongiano, unica squadra a non aver ancora mai realizzato una segnatura in questo torneo, di cui ha peraltro già disputato 210 minuti. La sorte oppone le romane alla Lorenzoni, che invece in due partite di reti ne ha messe a segno ben sette: nessuna ha saputo far meglio. A Bra ci saranno le due squadre più titolate di questi anni capaci (solo per rimanere ai tempi più recenti) di spartirsi sei degli ultimi otto scudetti.

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