Si sono svolti in Europa, Africa e Asia i sei Round 1 della World League (maschile e femminile), che in ogni sede hanno visto il proprio epilogo nella giornata di domenica 7 settembre. In questa fase viene assegnato un solo pass a torneo, naturalmente appannaggio della squadra classificatasi al primo posto. Una volta disputati tutti i Round 1, la Federazione Internazionale si riserverà il diritto di ripescare alcune nazioni per completare la composizione dei tre Round 2 del 2015. Ancora da definire i criteri di selezione, ma è quantomeno verosimile supporre che verranno prese in considerazione le squadre seconde classificate, in base alla posizione nel ranking mondiale, alla composizione numerica dei Round 1 di provenienza e ai punti realizzati negli stessi.

Round 1 maschile. In Repubblica Ceca, nella difficilmente pronunciabile Hradec Kràlové, la Bielorussia fa il colpaccio e conquista il primo, ambito, posto nel proprio Round, davanti ai padroni di casa di Tomas Babicky. Decisivo il risultato nello scontro diretto (3-2) con doppietta di Ivan Lutsevich. Pari ininfluente (1-1 e vittoria agli shoot out) nella gara di chiusura contro l’Ucraina. Per la Bielorussia un successo che è d’esempio per tutte le outsider dei quattro Round 1 ancora da disputare: partita come terza forza del torneo (il più lungo e il più corposo tra quelli in programma in questa fase: cinque squadre per cinque giorni di gare) alle spalle dei padroni di casa (n° 20) e dell’Ucraina (n° 24), il roster di Leanid Anizhuk ha chiuso al primo posto da imbattuto. In considerazione della propria posizione nel ranking mondiale e della folta composizione del Round di partecipazione, il secondo posto finale parrebbe garantire alla Repubblica Ceca, uno dei tagliandi in palio con i ripescaggi. Staremo a vedere. Nel round africano l’Egitto fatica contro Ghana e Kenya, ma trova due vittorie di misura che consentono ai nord africani di chiudere al primo posto il torneo: decisivi Mohamed Hassan e Samed Amr, autori di due doppiette ciascuno nei successi di cui sopra. Di grandissima rilevanza sociale la partecipazione della Tanzania, che torna a casa con un bottino di zero reti segnate ma la consapevolezza di aver costruito un piccolo pezzo della storia (sportiva) del proprio paese. Il Kenya, secondo classificato nel Round 1 casalingo di Nairobi, è n° 39 del ranking mondiale e quindi dietro l’Italia (n° 33). A Dhaka, in Bangladesh, i padroni di casa rispettano i pronostici della vigilia e chiudono al primo posto, davanti a Sri Lanka (n° 40 del WR) e Hong Kong (n° 46) un torneo a sole tre squadre, sostanzialmente equilibrato: quello che più di tutti somiglia a quello che venerdì 12 prenderà il via a Lousada e che vedrà impegnate Portogallo, Austria e Italia. A Muscat (Oman), invece, pronostico sovvertito. I padroni di casa (n° 22 del ranking mondiale) non vanno oltre il secondo posto alle spalle del vittorioso Azerbaijan (emozionante 2-1 in rimonta nello scontro diretto) che però li colloca in buona posizione in vista degli annunciati ripescaggi. Per l’”unranked” Iran un torneo tutt’altro che da comprimario (5 punti in tre partite) impreziosito dal pari nei 70 minuti con l’Azerbaijan che ha messo in luce il talento di Reza Norouzzadeh, autore di due reti su azione negli ultimi 7’ di gara.

Round 1 femminile. Si è giocato a Nairobi (Kenya) e a Hradec Kràlové (Repubblica Ceca), due città che hanno ospitato (negli stessi giorni) anche le sezioni maschili. In Repubblica Ceca la squadra di casa (con in panchina Christopher Faust) ha compiuto un autentico harakiri nella partita conclusiva del torneo con la già esclusa Austria: serviva un successo e le boeme hanno perso 1-0, scivolando addirittura al terzo posto finale. Pole e tagliando per il Round 2 alla Francia, che pure nello scontro diretto con la Repubblica Ceca aveva perduto agli shoot out. Chiusura per il torneo femminile che ha ospitato le tre africane Ghana, Kenya e Tanzania. La vittoria finale è andata alle padrone di casa (decisivo l’1-0 nello scontro diretto contro il Ghana), ma la partecipazione della Tanzania rimane un grandissimo capolavoro. Un capolavoro sociale, un “modello di vita”, firmato in esclusiva dall’italiana Valentina Quaranta che dopo la storica partecipazione alla coppa d’Africa è riuscita nell’impresa di portare le sue ragazze pure in World League.

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