Il prossimo anno la serie A1 femminile perderà una delle squadre più blasonate del panorama italiano, l’HC Femminile Villafranca, società che dopo il quarto posto finale del 2013/14 è stata ‘vittima’, come l’HC Rovigo nella serie A2 maschile, di quella crisi economica che negli ultimi anni ha scottato la pelle di tanti, ma che di rimando ha investito anche molte società (di varie discipline) sportive, talvolta ridimensionatesi, altre addirittura sparite. Quest’ultimo non è certo il caso dei due sodalizi veneti, che continueranno a operare con i propri, validi, settori giovanili, fin dalla prossima stagione ma di esempi ne è (purtroppo) pieno lo scenario sportivo italiano. Non solo in campo dilettantistico (che peraltro talvolta nasconde casi di semi professionismo), ma anche in campo prettamente professionistico. A farne le spese sono, evidentemente, gli sport di squadra, come – solo per rimanere alle (mancate) iscrizioni di quest’anno nei tornei di alto livello degli sport più popolari e seguiti – la pallacanestro, che ha perso la grande Siena nella maschile e Priolo nella femminile; la pallavolo, che ha accusato la perdita della Piemonte Volley Cuneo nella A1 maschile; o il calcio, che in virtù delle mancate iscrizioni di Padova e Siena al prossimo campionato di serie B, a oggi vedrà questo torneo disputarsi a 21 squadre, con la formula di un turno di riposo a rotazione.  Di casi ce ne sono ancora molti e sono in (sfortunata) linea di continuità con le stagioni passate.

Lo scorso anno,  a portare ai Play Off il sodalizio veneto (poi giunto quarto a Bologna) ha contribuito anche il sempreverde e straordinario talento di Francesca Faustini, che a fine campionato ha tuttavia annunciato il ritiro dall’attività agonistica. Dopo oltre 20 anni, l’hockey giocato di casa nostra saluta, così, quella che è stata e rimarrà una delle più grandi atlete di sempre, ma conserva il patrimonio tecnico di Francesca, ormai avviata alla carriera di allenatrice con ottimo profitto, come dimostra il recente impegno nelle giovanili della Tevere Eur. Bresciana, dove ha vissuto fino ai 23 anni, ma trapiantata a Roma dal 1998, Francesca è stata colonna di tutti i club nei quali ha militato e che ha spesso contribuito (in maniera semplicemente decisiva) a portare sul tetto d’Italia, sia nel prato che nell’indoor.  La storia agonistica di Francesca è legata a doppio filo a quella della Libertas San Saba con la quale, in 14 anni, ha conquistato 8 scudetti su prato e 4 al coperto, conditi da 4 coppa Italia prato e 14 partecipazioni alle competizioni europee per club. Con Francesca Faustini, la Libertas San Saba ha conosciuto il suo periodo di maggiore successo ed è proprio in questo sodalizio che Francesca ha ricoperto per la prima volta (anche) il ruolo di allenatrice, proprio nel suo ultimo anno romano. Ciò nonostante, nell’immaginario collettivo di tutti gli amanti di questa disciplina, la classe, il talento, la grinta e la tenacia di Francesca  Faustini sono indissolubilmente legati alle sue gesta con la maglia della nazionale: una seconda pelle che ha indossato sin da giovanissima e che ha vestito fino all’Europeo di Pool A di Monchengladbach del 2011, categoria conquistata grazie anche ai suoi gol (e non solo quelli) nel Championship II di Roma di due anni prima. 

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