Si sono giocate nei giorni scorsi a Singapore e a Siauliai, nella Samogizia lituana, le due prime Pool del Round 1 della World League femminile, che vedrà l’Italdonne partire dal Round 2, in calendario a marzo 2015. In Asia si sono affrontate la squadra di casa e le rappresentative di Hong Kong, Kazakistan, Malesia, Sri Lanka, Tailandia e Birmania. La Malesia si è imposta con un ruolino da marziani: quattro vittorie in quattro partite e, soprattutto, uno score di 37 reti segnate e nessuna subite; 14-0 il risultato con lo Sri Lanka nella fase a gironi (solo per citare il più largo) e 5-0 il finale della gara per il primo e secondo posto con il Kazakistan. In Lituania si sono invece affrontate Bielorussia, Ucraina, Lituania e Polonia. All’hockey azzurro interessa soprattutto conoscere l’esito delle prestazioni di quest’ultima: la Polonia non è solo la squadra che l’Italia ha affrontato nella finale dell’Europeo Pool B di Cambrai del 2013 (5-0 per le azzurre e vittoria del Championship II), non è solo una delle avversarie dell’Europeo Pool A di Londra 2015, ma in questo momento è anche futura avversaria delle azzurrine nel Junior Championsip II di Vienna al via il 14 luglio prossimo. E anche se nella World League partecipano, come è evidente, le squadre senior, è di assoluto rilievo notare che l’head coach Krzysztof Rachwalski ha convocato per Siauliai ben 9 giocatrici (su 18) di categoria under 21. Indubbiamente una strategia (anche) per arrivare preparate al meglio all’Europeo di Vienna; va però detto che la Polonia, in Lituania, non ha dato grande mostra di sé dato che ha perso tutte le partite e chiuso all’ultimo posto (di quattro) alle spalle di Lituania, Ucraina e Bielorussia, ammessa così di diritto al Round 2, al pari della Malesia. Per alcune delle seconde classificate è previsto il ripescaggio: Kazakistan e (soprattutto) Ucraina hanno quindi buone chance.
La World League maschile? Il primo Round 1 ha inizio proprio oggi, martedì pomeriggio, con una Pool tutta europea. Si gioca in Croazia (a Sveti Ivan Zelina, piccolo centro non lontano da Zagabria) e le squadre ammesse sono la Croazia padrone di casa, la Svizzera, la Bulgaria, la Turchia e la favorita Russia, che vanta un roster che può ancora beneficiare della recente esperienza alle Universiadi di Kazan. Anche l’Italia maschile partirà dal Round 1, ma la sua Pool (che si gioca, come l’anno scorso, a Lousada in Portogallo) è in calendario dal 12 al 14 settembre: ammessi, oltre agli azzurri e al Portogallo, Gibilterra e Austria.
La World League ha avuto un eccezionale impatto sul movimento hockeystico fin dalla sua prima edizione; a punto tale da essere adottata per stabilire le formazioni che si qualificheranno ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Anche per questo lo slogan dell’edizione è “The Road to Rio”. Oltre ai cinque campioni continentali (Europei, giochi Panamericani e Asiatici, coppa d’Africa e d’Oceania), la WL assegna un tagliando per le Olimpiadi al Brasile Paese ospitante: i verde oro devono solo soddisfare alcuni criteri di ammissibilità, che però sembrano a portata di mano dei brasiliani. Gli altri tagliandi verranno assegnati alle squadre che meglio si saranno classificate nella semifinale (Round 3) di questa della World League, in stato ancora embrionale. Naturalmente la presenza nei primi posti di nazioni che avranno acquisito il diritto a partecipare, in virtù del loro (futuro) status di campioni continentali, aprirà le porte di Rio anche alle squadre classificatesi immediatamente dopo.
(in allegato il vademecum contenente i criteri di qualificazione olimpica)