In attesa di un vero e proprio mondiale ‘ufficiale’ di hockey paralimpico per nazioni organizzato dalla International Hockey Federation (IHF), a Den Haag (Olanda), nei giorni scorsi si è svolta la prima competizione internazionale di hockey paralimpico per club, da considerarsi ideale prosecuzione di quelle europee che, nelle ultime edizioni, hanno visto l’Italia come la selezione più vincente del continente. Ben 31 le squadre partecipanti (più di quelle ammesse alla World Cup), divise in tre diversi livelli tecnico-mentali: Pool A, B e C. Dopo l’emozionante esperienza del Walter Mayer Tal (nella quale i paralimpici azzurri, atleti con disabilità intellettiva relazionale, hanno giocato a Monchengladbach, sul campo che ospitava gli Europei di Pool A) e quella della passata stagione ad Anversa, Belgio (sempre a margine degli Europei Pool A), un’altra vetrina di grande richiamo per questa disciplina, che negli ultimi anni sta avendo un sensibile aumento nel numero dei praticanti, non solo in Italia. Il G-Hockey Event si è tenuto nella giornata di sabato 31 maggio, grazie al sostegno della Dirk Kuyt Foundation, associazione benefica (evidentemente) riconducibile al calciatore olandese del Fenerbahçe SK e vicecampione del mondo in carica, che non ha potuto essere presente a causa degli impegni con la propria nazionale. La Dirk Kuyt Foundation si occupa di sostenere e (co-)organizzare eventi sportivi destinati proprio a persone con disabilità. A rappresentare l’Italia c’erano gli atleti dell’Archetto Roma (spina dorsale della nazionale italiana di hockey paralimpico), integrati dai ragazzi del Mercurio e della Disabili Romani che hanno fatto quello che meglio sanno fare: vincere. Ammessi alla categoria di vertice, la Pool A, i ragazzi di Jacopo Fabrizio e Roberto Valdinoci se la sono vista con squadre provenienti da Olanda, Spagna, Belgio e Germania. Nelle altre categorie, presenti anche team provenienti dall’Argentina e dal Giappone, che hanno dato la caratterizzazione internazionale a questo straordinario evento.

Con la formula del girone all’italiana e dell’hockey a otto, i ragazzi azzurri (che hanno giocato presso l’impianto dell’HDM) hanno battuto gli amici dell’HC Warm Up 1-0, rappresentativi del Belgio, quelli spagnoli della Catalunya con identico punteggio, i tedeschi del Dusseldorf HC 2-0 e la squadra di casa, l’olandese Hudito, per 3-0. Cinque reti sono state realizzate da Stefano Casile, una ciascuna per Riccardo Volpi e Antonio Sannina.  Ad alzare la coppa è stata proprio la squadra italiana (quattro vittorie su quattro e nemmeno un gol incassato) ma poco ha importato: alla fine è stata grande festa per questi splendidi atleti e fenomenali ragazzi che, tutti (ma proprio tutti) insieme, hanno dato vita a un magnifico spettacolo. Alla fine, ciliegina sulla torta, foto ricordo con la coppa del mondo che il 15 giugno verrà alzata dalla squadra più forte del pianeta. 



Il cannoniere azzurro Stefano Casile stringe la coppa conquistata a Den Haag, in una simpatica foto con la mascotte della World Cup Stockey e quella che raffigura il calciatore olandese Dirk Kuyt, anima della Dirk Kuyt Foundation

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