Se qualcuno pensa che lo sport possa andare in conflitto con l’impegno scolastico, piuttosto che con il buon apprendimento, beh questi è davvero fuori strada. Di esempi di campioni dell’ingegno e dello sport ce ne sono, eccome: ricordate il film Momenti di Gloria, quello con la celebre colonna sonora di Vangelis? Narrava, appunto, la storia (invero un po’ romanzata, ma il cinema è anche questo) di un gruppo di studenti di Cambridge che si allenarono per partecipare alle Olimpiadi di Parigi del 1924, nelle quali Harold Abrahams nei 100 metri ed Eric Liddell nei 400 vinsero (e questa è storia) due medaglie d’oro. Sono passati novant’anni, ma alcuni pregiudizi sul binomio sport-scuola perdurano, soprattutto nella fascia di età della scuola superiore.

Oggi però vogliamo raccontare la storia di un successo, immaginando un filo conduttore che colleghi la Parigi del ’24 a quella di oggi. Il successo è quello dell’hockeysta Andrea Nari , 18 anni a luglio, figlio d’arte (il papà Paolo, da ex giocatore, è tra i dirigenti fondatori dell’ASD Pippo Vagabondo, di cui mamma Nadia è presidentessa), quest’anno impegnato nel campionato Under 21 di hockey prato con la Superba  e nell’Indoor con la squadra di Cairo Montenotte, oltre che nei CTH di Area insieme al fratello Alessandro, che a hockey gioca in porta. Tra un impegno sportivo e l’altro (insegna anche ai bimbi dell’asilo, seguendo un progetto nato e creato da lui), grazie alle sue capacità (extra) scolastiche, Andrea ha avuto modo di vincere uno dei più importanti premi di matematica d’Italia e ad agosto, proprio in virtù di ciò, volerà alla volta della capitale francese: Parigi. Non per la prima volta.

Andrea, infatti, per il secondo anno consecutivo si è aggiudicato la fase italiana dei campionati internazionali di giochi matematici nella categoria L1 (quella riservata agli studenti liceali) che sono annualmente organizzate dalla Fédération Française des Jeux Mathématiques, e, per la fase italiana, dal centro Pristem-Eleusi, che fa parte dell'Università Bocconi di Milano. Sì, proprio la Bocconi: se non è la più importante manifestazione per matematici, poco ci manca. Nei giochi (sportivi o matematici) vincere è difficilissimo, ma lo è ancora di più ripetersi. E così Andrea (che frequenta il liceo scientifico “S.G. Calasanzio” di Carcare, Savona) dopo aver vinto nel 2013 e aver partecipato alla fase finale di Parigi pochi mesi dopo, ha replicato il successo anche quest’anno. Come? Con una prova senza errori nella finale nazionale che si è svolta alla Bocconi di Milano. Come l’anno scorso del resto, ça va sans dire! Per capire la portata di questo risultato basti pensare che all’edizione 2013 (i dati 2014 non sono stati ancora ufficializzati) hanno gareggiato circa 45.000 concorrenti, distribuiti in oltre novanta sedi sul territorio nazionale e nelle sette categorie di età (e preparazione) presenti. Risultati che hanno inserito Andrea in pianta stabile nella nazionale italiana matematici che ogni anno si trova a Caldé (Varese) e che lo hanno spinto a fare un pensierino sulla possibilità di iscriversi alla “Normale” di Pisa. Chissà. Certo è, però, che pure a Pisa si gioca a hockey… 




(L'hockeysta Andrea Nari con la coppa di campione italiano e la maglia e il cappellino della nazionale di matematica)

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