Sovvertendo i pronostici della vigilia, l’HCU Catania batte 1-0 l’Amsicora nella finale Play Off di Bologna e conquista il titolo di campione d’Italia 2013/14. Decisiva la rete su azione di Valentina Bonfiglio al 19’ primo tempo. Una vittoria che riporta lo scudetto in Sicilia dopo 18 anni: era il 1995/96 e allora il CUS Catania si era aggiudicata il sesto campionato in sette (magici) anni; l’ultimo. Il titolo torna a Catania e premia un biennio di proficuo lavoro territoriale, che la stagione passata ha prodotto la vittoria del Road to Europe EHF (e conseguente partecipazione al Challenge I, che sarà organizzato proprio nella città etnea, dal 6 al 9 giugno prossimi) e che quella precedente aveva consegnato alla Sicilia la vittoria della coppa Italia. Autrice di un avvio di stagione straordinario e conquistata la matematica certezza di partecipare ai Play Off, l’HCU Catania si era tuttavia concessa una primavera a scartamento fortemente ridotto, che aveva fatto scivolare le giocatrici di Trinidad Canon dal primo al terzo posto facendo pensare a un leggero ridimensionamento nelle ambizioni. Sbagliato. La vittoria dell’HCU è arrivata in maniera autorevole, limpida e solare; anche alla luce della caratura delle avversarie che le etnee hanno affrontato a Bologna. Il CUS Pisa prima e l’Amsicora poi venivano da un fantastico ruolino di sei vittorie e un pareggio nelle ultime sette di campionato; erano legittimamente considerate le più in forma, ma il Catania le ha battute entrambe, sempre per 1-0, in due partite che hanno avuto chiavi tattiche assai simili: rete a metà del primo tempo (ieri Di Mauro, oggi Bonfiglio) e avversarie che davanti al gioco manovrato delle siciliane, (abilissime nella fase difensiva, ma ancora di più nelle ripartenze), hanno trovato pochi sbocchi per la manovra. Alla fine festa meritata per le ragazze di Trinidad Canon, una delle poche donne investita del ruolo di allenatrice di prima squadra in un campionato di serie A1 di hockey prato (non solo in Italia, ma anche all’estero): una vittoria che è la sua e quella di tante atlete maturate e cresciute, anno dopo anno, partita dopo partita. Una vittoria tutta al femminile.

L’HCU Catania è stata la prima squadra a sollevare la (pesante) Coppa dei Campioni d’Italia, che adesso porterà impresso anche il suo nome; a memoria presente e futura, insieme a tutte le squadre che si sono aggiudicate le 46 precedenti edizioni di campionato. 


La partita. Arbitrano Pizzi e Tomasi. Pericoli provenienti soprattutto da corner corto, in una gara che ha visto un grande equilibrio, spezzato dal gol su azione di Valentina Bonfiglio al 19’ del primo tempo. Prima e dopo, occasioni per l’una e l’altra, ma moltissimi errori su corto per Amsicora, che ha avuto tante opportunità ma ha spesso cercato varianti che non hanno prodotto il risultato sperato. Il primo corto è proprio per le sarde (4’) poi doppia chance per Catania (12’ e 17’) ma Roberta Lilliu si conferma portiere di livello internazionale. Bene anche le difese, che i due bravissimi tecnici, Canon e Carta, hanno organizzato a perfezione. L’HCU guadagna campo e convinzione e la sua pressione viene premiata pochi istanti dopo da Bonfiglio (19’) che firma il gol che vale l’1-0. Nella semifinale con il CUS Pisa, il gol del vantaggio di Eleonora di Mauro, che poi risulterà determinante, era arrivata grossomodo nello stesso momento, al 20’ del primo tempo. Coincidenze. La risposta sarda non si fa attendere e arriva, anche stavolta, su corto (27’): nulla di fatto e il primo tempo termina con il vantaggio etneo. Nella ripresa l’Amsicora propone e si fa pericolosa su corner corto (doppia chance al 50’, poi 56’ e 62’), ma Catania gestisce bene e dove non arriva la difesa ci pensa di autorità Josefina Segura, il portierone dell’HCU che a fine torneo verrà premiata anche come miglior estremo delle finali (davanti a fuoriclasse della porta come Chirico e Lilliu); miglior giocatrice, invece, Dalila Mirabella. A un minuto dalla fine l’Amsicora beneficia di un nuovo corto. Ma oggi, come ieri, dalle parti di Segura non si passa e per l’HCU arriva la vittoria più bella, l’1-0 che, oggi come ieri, vale la vittoria ma che, oggi più di ieri, vale il titolo di campione d’Italia n° 47 nella storia dell’hockey su prato femminile italiano.

La finale è stata ripresa dalle telecamere di RaiSport e sarà messa in onda mercoledì 21 maggio alle h. 15, salvo variazioni di palinsesto. 

Nella finale per il terzo posto, affermazione schiacciante (5-0) del CUS Pisa sull’HCF Villafranca, che torna in Veneto con il magro bottino di sette reti subite e nemmeno una segnata. Per le toscane una prova di forza, in una partita che però lascia l’amaro in bocca per aver fallito, ieri, la possibilità di raggiungere quella finale che poteva aprire la strada a una storica accoppiata Indoor-Prato. Consolazione, forse, l’aver perso con la squadra che si è poi laureata campione d’Italia. Tutte su azione le reti realizzate oggi dalle ragazze di Fabrizio De Marchi a segno con Sofia Maldonado al 6’ Claudia Tejerizo al 30’ e al 31, Martina Lecchini al 32’ e Francesca Bendinelli al 62’.

jQuery(window).on('load', function() { new JCaption('img.caption'); }); jQuery(document).ready(function(){WfMediabox.init({"base":"\/","theme":"standard","width":"","height":"","lightbox":0,"shadowbox":0,"icons":1,"overlay":1,"overlay_opacity":0.8,"overlay_color":"#000000","transition_speed":500,"close":2,"scrolling":"fixed","labels":{"close":"Close","next":"Next","previous":"Previous","cancel":"Cancel","numbers":"{{numbers}}","numbers_count":"{{current}} of {{total}}","download":"Download"}});}); jQuery(function($){ initTooltips(); $("body").on("subform-row-add", initTooltips); function initTooltips (event, container) { container = container || document;$(container).find(".hasTooltip").tooltip({"html": true,"container": "body"});} });