San Vito. Dodici vittorie in quattordici partite; una sola sconfitta alla seconda di campionato (contro il CUS Padova, fino all’ultimo degno e autorevole avversario nella lotta per la promozione) e poi una incredibile serie di risultati positivi che hanno portato San Vito Romeo Gigli a centrare una storica e meritata promozione in serie A1, la prima della sua storia. Nella foto (credits: CHL San Vito Romeo Gigli) la festa esplosa alla fine della vittoriosa partita con la Lazio (5-0) che ha liberato la gioia dei ragazzi del bravissimo Mattei, che il prossimo anno si confronteranno con le migliori squadre del panorama nazionale. Certamente non da comprimari, c’è da giurarci. Da sottolineare il cammino dei romani, che in tre anni sono passati dalla B alla A1 (categoria accarezzata, per alcuni tratti, già l’anno passato) grazie a una programmazione attenta e precisa. E grazie (anche) ai tanti ragazzi che (dopo i titoli giovanili degli anni passati) sono stati lentamente inseriti in rosa fino a diventare protagonisti della promozione.

Fincantieri. Lo scorso sabato a fare festa è stata anche Fincantieri, che con il tennistico 6-3 in casa della Moncalvese ha confermato la prima posizione del girone B che la squadra di Monfalcone conservava fin dalla prima giornata; pure in questa circostanza il ruolino è stato da prima pagina: undici vittorie, una sola confitta e due pareggi per un club che, seppur da novizio, per organizzazione e programmazione anche in questo caso punterà (legittimamente) a rimanere a lungo nella massima categoria. E’ la prima volta anche per Fincantieri, che riporta l’hockey della Venezia-Giulia in serie A1 dopo molti anni; occasione, questa, per andare dietro con la memoria ed esattamente al  1979, ultimo anno nella massima categoria per una squadra di quella regione, l’HC Trieste, che tra i propri giocatori annoverava campioni come Bernich e Candotti; quest’ultimo era tra gli azzurri che nel 1960 avevano partecipato alle Olimpiadi di Roma: una di quelle cose che si ricordano per una vita intera. E oltre. Allora presidente era il compianto Aldo De Bortoli, già portiere dell’HC Trieste che nel 1948 conquistava il suo primo e storico scudetto. Adesso Fincantieri raccoglie l’eredità di una terra che ha passione per l’hockey fin dai suoi albori.

Menzione particolare. A rendere ancora più emozionante la stagione della serie A2, in entrambi i gironi, il ruolino di CUS Padova e Polisportiva Juvenilia, che grazie al loro altissimo rendimento (che in anni passati avrebbe probabilmente prodotto altrettante promozioni) hanno dato testa fino all’ultimo a San Vito e Fincantieri e tenuto aperto un torneo che, diversamente, avrebbe emesso i propri verdetti con largo anticipo. Un torneo fantastico, la serie A2, che saluta Savona HC e Hockey Cernusco, con la speranza di riaverle nuovamente protagoniste quanto prima.

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