Si è svolto nel pomeriggio di martedì 18 marzo a Roma, presso il palazzo H di Largo Lauro De Bosis, l’incontro tra il  Settore Squadre Nazionali della Federazione Italiana Hockey e Carlo Mornati, vicesegretario CONI. Con il responsabile della Preparazione Olimpica c’erano anche diversi componenti dello staff, come Anna Riccardi, responsabile dei servizi di squadra, Alessio Palombi, responsabile amministrativo, Elio. Locatelli, Giampiero Pastore e Pino Gianfreda. Si è trattato di un appuntamento ufficiale, inserito in agenda e utile a studiare una linea di condotta (comune e condivisa) che si riveli la miglior soluzione possibile per condurre un percorso ancor più efficace e proficuo con le selezioni azzurre. All’incontro hanno partecipato il Consigliere Federale e Responsabile del SSN, Enzo Corso e il il project manager Bruno Ruscello. Presenti anche il team manager della femminile, il Consigliere Federale Gianni Rossi e il tecnico italo argentino Fernando Ferrara.

Si è ragionato a tutto tondo, valutando idee e proposte (alcune già presentate dal Settore in fase di preparazione del bilancio), verificando i progetti e intervenendo per collaborare, ove possibile. I ragionamenti hanno anche riguardato le proposte di “solidarietà olimpica” per mezzo del quale il CONI prevede stage all’estero (con borse di studio) per gli atleti di sport individuali e stage di medio periodo all’estero, in nazioni particolarmente competitive, per gli sport di squadra. Il Responsabile SSN, Enzo Corso, ha fatto un esauriente quadro sullo stato dell’arte dell’hockey italiano con particolare riguardo al progetto sui Centri del Talento Hockeystico e all’inserimento delle giovanili femminili nel Progetto CTH; si è poi naturalmente parlato delle possibilità di partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016, che costituiscono l’epicentro del quadriennio del CONI e di ogni Federazione.

“Abbiamo esposto criteri e possibilità delle nostre squadre di agganciare la qualificazione olimpica”, dice Enzo Corso e l’occasione ci è utile per spiegare quali siano i nuovi moduli di ammissione stabiliti recentemente dalla Federazione Internazionale. Ebbene sono stati cancellati i tornei di qualificazione Olimpica (in pratica, quelli che hanno visto le nostre giocatrici della femminile arrivare seconde a Victoria, in Canada nel 2008 e terze a New Delhi, in India, nel 2012); anche l’Europeo Pool A garantirà un solo tagliando olimpico: quello per la vincitrice dell’edizione 2015. E lo stesso varrà per le altre competizioni continentali, che in tutto garantiranno i 5 pass per Rio 2016. Il Brasile è già ammesso di diritto come paese ospitante, mentre gli altri sei tagliandi saranno assegnati alle prime tre squadre classificate nelle due semifinali (Round 3) della World League 2015, competizione le cui finali si svolgeranno poi nel 2017.

In base a questo, le possibilità per la maschile sono abbastanza distanti, anche perché abbiamo un ranking mondiale troppo lontano dai vertici”prosegue Corso;“naturalmente ci proveremo comunque, a partire dal Round 1 della World League di settembre in Portogallo. Per la Femminile le chances  sono chiaramente maggiori. Con le ragazze cominceremo dal Round 2, che l’anno scorso a Valencia abbiamo vinto, con l’intento di ripeterci e andare poi al Round 3, quello che nel 2012 ci ha visto buoni protagonisti a Londra”dove le azzurre hanno chiuso seste, tra tanti applausi e qualche rimpianto per la mancata (storica) qualificazione ai Mondiali. L’intento è di“tentare il colpaccio.Abbiamo esposto a Carlo Mornati e al suo staff le effettive possibilità di qualificazione che coltiviamo, grazie alla disponibilità e voglia delle nostre atlete e alla bravura e all’affiatamento del nostro staff. Possibilità che per essere alimentate necessitano di una preparazione adeguata. Finora non ci siamo fermati né ci fermeremo (vedi la tournée in Cile di gennaio e i prossimi impegni post campionato di maggio in Olanda e il doppio scambio a giugno e settembre con l’Irlanda), ma a partire da metà settembre serve una accelerazione che ci impegni per undici mesi sino all’Europeo di Londra.  Noi avevamo già da tempo presentato un primo progetto che, alla luce dei colloqui e chiarimenti di ieri, rivedremo nei prossimi giorni per ripresentarlo entro la fine di marzo. Abbiamo trovato in Carlo Mornati e in tutti i suoi collaboratori una grande disponibilità e il piacere di provare ad aiutarci a centrare un risultato storico per l’hockey e lo sport italiano. Devo dire che siamo usciti dalla riunione con la certezza di avere il CONI con noi in questa sfida che coinvolge la federazione, le ragazze, gli staff e tutti gli hockeysti italiani. Una certezza che avevamo già avuto dopo le parole del Presidente Giovanni Malagò durante il nostro ultimo Consiglio Federale. Siamo certi che tutto l’hockey italiano farà di tutto per non deludere le aspettative

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