Si giocano a Bologna, il prossimo fine settimana, le finali dell’Hockey Indoor League, che quest’anno offrono un programma straordinario: 16 squadre partecipanti, equamente divise tra maschili e femminili, 3 giorni di gare (venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 febbraio), 2 palazzetti a ospitare le partite (il palaCUS e il palaRecord) e un totale di ben 36 gare complessive, propedeutiche alle finali per il 1° e 2° posto (maschile e femminile) in programma all’ora di pranzo di domenica; finali che saranno riprese dalle telecamere di RaiSport. Già calendarizzata la messa in onda dei due incontri, che saranno trasmessi su RaiSport 2 domenica 16 febbraio alle 19:40 e lunedì 17 febbraio alle h. 18:00, per un totale di 100 minuti di hockey, visibile in chiaro sia sul digitale terrestre che sul bouquet di Sky. Hockey giocato ma non solo. A Bologna ci sarà anche altro, sempre con l’Hockey grande protagonista.

Si terrà, infatti, una riunione tra i vari responsabili dei SAR delle Macro Aree con la Commissione San: per valutare (soprattutto) gli effetti della riforma dell’indoor e per monitorare l’avanzamento dei campionati giovanili prato; si tratta del secondo appuntamento dell’anno per i responsabili SAR , mai così coinvolti nell’organizzazione complessiva dell’attività sportiva.

Previsto anche un momento di incontro con i dirigenti dei club, interessati a proporre idee e iniziative per l’attività Indoor, così da avere la possibilità di contribuire a migliorarne lo svolgimento. 



L'HF Lorenzoni festeggia il quinto dei suoi sei titoli consecutivi nell'Indoor (Archivio/foto HF Lorenzoni)

Hockey Indoor League, le finali. Dopo lo svolgimento dei campionati di Area, nelle scorse settimane è stato definito il quadro delle squadre partecipanti, diviso in due gironi: A e B, sia per la maschile che per la femminile.
Questa la composizione dei gironi e la provenienza dei club ammessi: 

HOCKEY INDOOR LEAGUE MASCHILE
Girone A: SH Paolo Bonomi (Castello d’Agogna, Pavia), HC Bra (Bra, Cuneo), CUS Padova, CUS Pisa.
Girone B: CUS Bologna, USD Moncalvese (Moncalvo, Asti), De Sisti ACEA Roma, Hockey Villafranca (Villafranca, Verona) 

HOCKEY INDOOR LEAGUE FEMMINILE
Girone A: CUS Padova, CUS Pisa, HF Lorenzoni (Bra, Cuneo), Brescia HC
Girone B: ACEA San Saba (Roma), HCF Villafranca (Villafranca, Verona), USD Moncalvese (Moncalvo, Asti), HP Valchisone (Villar Perosa, Torino)

Nella HIL maschile il titolo è detenuto dal CUS Bologna, che ha raggiunto le finali (che ospita), aggiudicandosi la propria Area (4-2 in finale con il CUS Padova - campione tre anni fa - qui inserito nell’altro girone). Per i felsinei le finali sono non solo l’occasione per confermarsi (sono loro due degli ultimi cinque titoli, ndr), ma anche per prepararsi al meglio in vista dell’EuroHockey Indoor Club Champions Trophy di Minsk (Bielorussia), cui parteciperà dal 14 al 16 febbraio. Potrà invece riposare una settimana in più la corazzata HF Lorenzoni - vera regina dell’Indoor italiano femminile dall’alto dei suoi sei titoli consecutivi conseguiti nelle ultime sei stagioni al coperto - che dal 21 al 23 febbraio sarà impegnata a Siauliai (Lituania) per gli EuroHockey Indoor Club Champions Trophy. Una superiorità manifesta quella delle piemontesi in questa disciplina, confermata dal ruolino (nella fase di area) che l’ha portata a Bologna: 12 vittorie su 12, 161 gol segnati (una media di oltre 13 a partita) e appena 28 subiti. Dall’Area 1 arrivano anche Moncalvese e Valchisone, quest’ultima autrice di una fantastica rimonta in classifica (in occasione dell’ultima giornata di gare) che le ha permesso di superare Cernusco. La città di Moncalvo porta entrambe le proprie selezioni a Bologna, grazie al piazzamento ottenuto nell’Area 1 Maschile dove ha primeggiato l’HC Bra, campione due anni fa e, più in generale, regina al coperto per ben tre volte negli ultimi sei anni. Dall’Area 1 maschile arriva anche la Paolo Bonomi. Dell’Area 2 maschile abbiamo già dato conto di Bologna e CUS Padova: con loro c’è anche l’Hockey Villafranca (stella dell’Indoor negli anni Ottanta). L’Area 2 femminile ha qualificato l’HCF Villafranca (dai più considerata la rivale più accreditata della Lorenzoni; tre titoli tra il 2003 e il 2007, solo per citare i più recenti, e tanta qualità messa in mostra nella fase di Area), il CUS Padova (due scudetti in bacheca) e il Brescia HC, che ha conquistato l’accesso alle finali battendo proprio Bologna. Dall’Area 3, il CUS Pisa qualifica entrambe le squadre, maschili e femminili. Da Roma arrivano la DeSisti ACEA (sei titoli in otto anni tra il 1999 e il 2007) e l’ACEA San Saba, la cui ultima affermazione nell’Indoor Senior risale alla stagione 2005/06. Chi vince il titolo di campione d’Italia si aggiudica anche il diritto a partecipare alle competizioni europee (EHF) in programma a febbraio 2015. 


Festa per il CUS Bologna, campione d'Italia Indoor 2012/13 (Archivio/foto SH Paolo Bonomi)

Hockey Indoor League, virgolettati. Per quanto riguarda i campionati di Hockey Indoor “abbiamo un po’ modificato la formula – dice il presidente FIH, Luca Di Mauroe naturalmente questo, come in tanti altri casi, può portare ad annotazioni positive e negative da parte delle società. Annotazioni assolutamente legittime e che vanno ascoltate”, prosegue il presidente federale. “Il messaggio principale era e rimane quello di fare spendere meno alle società – dice Luca Di Mauro - cercando di dare alle macro aree la possibilità di fare attività, con il sostegno della FIH, ma con la presenza di tutti i club”. Questa rinnovata formula “a nord è andata piuttosto bene, mentre al sud ha sofferto della mancanza di spazi adeguati”,  ammette il presidente che aggiunge: “Sono certo che il prossimo anno al sud avremo molta più attività, grazie anche all’attenzione riportata su questa disciplina per mezzo dal grande lavoro svolto e dell’impegno profuso dalle società partecipanti, in special modo del nord”. Anche perché “l’Indoor è fondamentale nella preparazione di un atleta di hockey e daremo un peso sempre maggiore a questa disciplina, con l’intenzione, ferma, di aumentare l’attività per tutti”.

Un passaggio sugli arbitri: “Se si aumenta l’attività si rischia di non avere un numero di ufficiali di gara adeguato, ma dobbiamo sforzarci di capire che l’hockey non è il calcio e che all’estero le società spesso partecipano a questo tipo di competizioni portando il proprio arbitro, societario. Perché la nostra è una disciplina dove la lealtà è salda e poco importa se un arbitro sia tesserato con una squadra o un’altra”. Si tratta di affrontare “un discorso più ampio, creando un gruppo di arbitri più numeroso”.

A Bologna si assisterà “a un bell’evento e di questo ringraziamo anche chi sta organizzando, e bene, la tre giorni sportiva, che conterà anche altre iniziative collegiali collaterali. A loro la federazione sta dando tutto il supporto possibile; Bologna, per la sua collocazione geografica, è una città raggiungibile da tutti abbastanza facilmente e anche in questo caso si è cercato di venire incontro alle esigenze finanziarie dei club”, senza però mettere in secondo piano il fatto che la città felsinea “è uno dei fiori all’occhiello dell’hockey Indoor e la scelta di organizzare qui le finali e di ospitare ben 16 squadre è senza dubbio adeguata: sono certo che tutti questi sforzi saranno apprezzati dagli hockeysti”, conclude il presidente FIH.

Il responsabile SAN, Roberto Maxia, parla dell’Hockey Indoor League di Bologna come di “un grande sforzo organizzativo, per il quale ci sentiamo in primis di ringraziare gli uffici federali e la società organizzatrice”. L’auspicio di Maxia è che “sia una bella istantanea dell’hockey italiano, con gli atleti orgogliosi di farne parte e con i dirigenti a remare tutti nella stessa direzione. Solo dopo verrà il tempo delle riflessioni e di eventuali aggiustamenti o, ancora, di ritorno alle precedenti formule”. È evidente che “solo avendo un quadro complessivo, raccolti tutti gli indicatori, sarà possibile fare i necessari ragionamenti per il futuro; - prosegue Roberto - è inutile negare che anche l’organizzazione e la formula della FINALE della INDOOR LEAGUE influenzerà il giudizio complessivo”. 

Il torneo prova a replicare le migliori pratiche a livello europeo: “Abbiamo nominato tre Delegati tecnici e l’Umpire Manager,  il Giudice di Concentramento è il Giudice Unico Nazionale ed è stata costituita una segreteria tecnica”, precisa Maxia; “infine è stata convocata una riunione tecnica pre-torneo nella tradizione dei tornei di hockey. Tutti hanno dato e stanno dando un contributo per la migliore riuscita del torneo”.

A partire da venerdì la parola passerà al campo e agli atleti, i veri protagonisti dell’evento: “Speriamo si possa assistere a belle, leali e combattute partite”. Dal punto di vista promozionale “la produzione RAI di ambedue le finali, maschile e femminile, e la loro collocazione in palinsesto nel preserale di RaiSport sono un bel colpo, colto insieme agli uffici federali. Speriamo anche in una buona presenza di pubblico - conclude Roberto Maxia - e la scelta di Bologna ci pareva potesse garantire, per la sua  posizione baricentrica rispetto al maggior bacino dell’hockey indoor giocato, la presenza di tanti appassionati

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