Si è svolto a Roma, presso il Salone d’Onore del Coni del Foro Italico, il Convegno Nazionale che ha aperto le Celebrazioni per il Cinquantenario dei Giochi Olimpici di Roma 1960. A fare gli onori di casa, il Presidente del Coni, Giovanni Petrucci e il Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi.

Il convegno è stato il primo atto ufficiale delle celebrazioni, che avranno svolgimento tra il 25 agosto e l’11 settembre prossimi, ovvero nello stesso periodo temporale in cui si svolsero le Olimpiadi di Roma.
Ad impreziosire il Convegno di apertura, la presenza del Senatore a vita, On. Giulio Andreotti, a suo tempo “Presidente del Comitato Organizzatore di Roma 1960”, che ha ricordato come i Giochi Olimpici italiani furono capaci - tra l’altro - di far gareggiare, sotto una sola bandiera, Germania Est e Germania Ovest e che furono esempio di eccellenza per ottimizzazione delle risorse. Il Presidente del “Comitato Celebrazioni Roma ’60” e membro CIO, Franco Carraro, ha ricordato l’importanza della figura di Giulio Onesti (in sala era presente il figlio) e di tutto l’entourage Coni di allora. Così come Mario Pescante, Vice Presidente CIO ha sottolineato come l’Italia fosse stata la prima Nazione, uscita sconfitta dalla Seconda Guerra Mondiale, ad aver ricevuto l’onore e l’onere di organizzare una edizione dei Giochi Olimpici: “gli ultimi a misura d’uomo”; ma anche “i primi in cui la tecnologia e l’immagine divennero elemento fondamentale in ambito sportivo”, come ricordato da Antonio Marano, Vice Direttore Generale della Rai (che ha trasmesso in diretta il Convegno), la prima azienda radiotelevisiva in grado di trasmettere i Giochi in EuroVisione. In prima fila, alcune medaglie d’oro azzurre e importanti personalità del mondo dello sport e delle istituzioni. Al tavolo, anche il Sottosegretario con Delega allo Sport, on. Rocco Crimi, che ha sottolineato l’importanza - anche sociale - di Roma ’60, il Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno, che ha precisato che molte delle infrastrutture di allora, costituiscono, ancor oggi, grande patrimonio della città, e il Presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, che ha ricordato come a Roma si disputò la prima edizione dei Giochi Paralimpici.
La relazione conclusiva è stata affidata al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Gianni Letta, “uno studente universitario all’epoca dei Giochi, cui partecipai come spettatore a più riprese”. L’On. Letta, in predicato di accettare l’incarico di “Presidente del Comitato Organizzatore per la candidatura di Roma 2020”, ha sottolineato l’importanza che l’investitura di Roma può avere per tutto il Paese e per l’immagine dell’Italia; una investitura che non deve temere le altre, seppur autorevoli, candidature, ma che deve presentarsi “unita” all’appuntamento del 2013, anno in cui verrà scelta la città che succederà a Rio de Janeiro.

Con l’occasione, ricordiamo con piacere e orgoglio i 18 atleti che rappresentarono l’Italia dell’Hockey Prato ai Giochi Olimpici di Roma del 1960:

Giovanni Anni
Sergio Ballesio
Enrico Bisio
Claudio Candotti
Giampaolo Farci
Luigi Farci
Bruno Figliola
Antonio Lenza
Claudio Libotte
Tullio Marchiori
Giovanni Mazzalupi
Giampaolo Medda
Quarto Pianesi
Felice Salis
Luciano Soli
Alessandro Tannini
Antonio Vargiu
Ugo Zorco
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