L’Italia esce sconfitta agli shoot out dalla sfida con l’Ucraina: dopo il pari 3-3 dei 60’ (tiratissimi) di gioco, per il roster di Gilles Van Hesteren non bastano le trasformazioni di Keenan, Brocco e Amorosini; decide un rigore dal “braidese” Koshelenko. Domani alle 14:45 si gioca per il bronzo contro la perdente di Irlanda-Scozia. 

La gara. Minuto 7: al primo corto della gara Manuel Mondo porta avanti l’Italia con una esecuzione magnifica. Tre giri di lancette più tardi anche l’Ucraina beneficia di un corto e a Pavlo Mazur di certo non mancano gli specialisti, come Koshelenko, campione d’Italia con l’HC Bra, Kovalenko (altra conoscenza del nostro campionato) e un altro italiano di adozione come Paziuk, le cui doti di cortista sono ben note: e Paziuk fa subito 1-1. L’impressione è che la gara si possa decidere proprio su questo fondamentale e quando l’Ucraina ha due corti prima della conclusione del primo quarto l’attenzione dei nostri è massima. In apertura di secondo quarto l’Ucraina passa in vantaggio e anche stavolta a segnare è un giocatore ben noto al campionato italiano: la firma è di Koshelenko (18’) che su azione fa 2-1 e sigla il suo sesto centro nel torneo. Nel secondo tempo serve un’altra Italia e quell’altra Italia c’è: al 39’ Davide Arosio pareggia 2-2 al termine di un’azione inspirata da un preciso lungo di capitan Keenan. Sullo scadere del terzo periodo gli Azzurri hanno una buona occasione ma il portiere ucraino ci mette corpo e posizione per impedire la rete italiana, che però arriva in apertura di quarto quarto (46’): è un super gol che porta ancora la firma di Davide Arosio, al terzo gol a Dublino. Il 3-2 dura giusto un minuto perché Onofriuk si rende protagonista di un’azione irresistibile, dal versante destro entra nell’area piccola e batte Francesco Mitrotta: 3-3. È l’Italia a fare la partita e a cercare il gol che spianerebbe la strada alla finale di domani, ma penetrare la difesa ucraina è complicato e bisogna contenere le ripartenze dei nostri rivali. Al 59’ corto Ucraina; è un momento cruciale della gara, ma la retroguardia azzurra neutralizza (due volte) Paziuk. Finisce così 3-3 e servono gli shoot out: a salire in cattedra saranno i portieri Mitrotta e Tovstolytkin. Le trasformazioni di Keenan, Brocco e Amorosini non bastano: Koshelenko (su rigore) trasforma e chiude la serie; in finale va l’Ucraina.