A Dublino la Nazionale Italiana di Hockey su Prato ha chiuso il Championship II in quarta posizione: dopo il primo posto della fase a gironi, con tre vittorie su tre, la semifinale pareggiata con l’Ucraina poi decisa dagli sfortunati shoot out; infine la sfida per il bronzo andata alla Scozia. 

“Devo fare dei grandissimi complimenti ai nostri ragazzi, perché hanno dato il massimo” dice Stefano Pagliara, vice Presidente vicario FIH e Responsabile del Settore Squadre Nazionali, “grazie anche allo staff. Il risultato, per come è arrivato ci dà un grande dispiacere perché, da che ricordi, era dal 2013 che non perdevamo con l’Ucraina, sebbene la sconfitta sia arrivata solo agli shoot out. D’altro canto era anche da dieci anni che non battevano la Scozia” anche se poi nella finale per il bronzo hanno vinto loro, a dimostrazione di come questi tornei siano equilibrati e si decidano spesso su episodi.

“Il sistema varato dalla Federazione sta cominciando a funzionare - continua Pagliara - Giovanili e Senior, nel Prato quanto nell’Indoor, hanno fatto dei risultati che dimostrano che il sistema Italia sta crescendo. La FIH ha creato i presupposti, con la riforma dei campionati, per far crescere il livello tecnico: quando in Elite giochi solo partite di alto livello, tutte tirate, e arrivano anche giocatori importanti dall’estero, questo alza il livello di tutti”. E a Dublino si è vista per esempio la crescita di due ventenni come Dionisi Vici e Arosio, reduci proprio dalla stagione in Elite.

“Il Sistema FIH è un sistema in cui nessuno è solo - prosegue il Responsabile SSN - controlliamo costantemente la parte medica e atletica di tutto il Team Italia e seguiamo i progressi di tutti; siamo cresciuti molto anche nella video analisi: sono tutti elementi che ci avvicinano alle grandi Nazionali e dobbiamo andare avanti in questo processo di crescita. La Federazione sta governando questa crescita - continua Pagliara - penso alla 18 Femminile, che nel Prato ha vinto in Europa con una squadra in pratica di scuola tutta italiana e alla 18 Maschile, che è arrivata a un centimetro dallo stesso risultato: questi atleti il prossimo anno saranno verosimilmente la base delle due squadre Under 21 impegnate negli Europei di categoria”.

Ora ci concentriamo su Moenchengladbach “dove sarà difficile, lo sappiamo; poi a gennaio avremo la qualificazione olimpica e anche lì troveremo squadre fortissime, basti pensare che solo l’europea vincitrice di Moenchengladbach andrà a Parigi, però daremo come sempre il massimo”.