A Santiago, l’Italia batte il Cile 2-0 e accede alla finale del ‘4 Nations’, in programma sabato sera, 1° febbraio (alle h. 21:15 italiane), dove ritroverà l’Argentina di Walter Conna. Contro le padrone di casa era necessario vincere per garantirsi l’accesso alla finale (un pari avrebbe favorito il Cile, per la migliore differenza reti maturata nelle partite contro Argentina e Uruguay) e vittoria è stata. Decisiva Macarena Ronsisvalli, autrice di entrambi i gol (uno per tempo). Al di là del prestigio nel raggiungere la finale dopo ave battuto la squadra di casa, l’Italia di Fernando Ferrara stasera avrà pure l’occasione di effettuare un nuovo importante test contro un team di livello molto alto come la nazionale argentina sperimentale - che tuttavia tra le proprie file conta ben 9 delle 26 Leonas del roster di Carlos Retegui - e, perché no, di giocarsi la propria rivincita.

Abbiamo disputato una partita praticamente perfetta - dice la team manager dell’Italdonne, Stefania Spagnuloe senza la minima sbavatura; probabilmente la migliore finora”. Naturale, del resto, che la migliore condizione si (ri)trovi proprio stando insieme e giocando, gara dopo gara: “ Con il Cile avevamo già disputato due amichevoli, senza riuscire a vincere, ma quei risultati non erano espressione di quanto avevamo offerto in campo sotto il profilo del gioco”. Ieri sera, nella competizione ufficiale, l’Italia ha dominato sotto tutti i punti di vista: “Le nostre avversarie non sono mai riuscite a impostare il proprio gioco; gli abbiamo sempre spezzato le trame e impedito le ripartenze. Una gara davvero buona”, prosegue Stefania, che per mettere in luce la grande attenzione tattica ci rivela che “negli ultimi 5’ di gara il Cile ha deciso di togliere il portiere e di mettere una giocatrice di movimento, però Fernando Ferrara ha deciso di non togliere l’attaccante, l’ha tenuta fissa in area costringendo la giocatrice con la pettorina a marcare la nostra centravanti”, vanificando di fatto il potenziale vantaggio numerico”.

Tatticamente la gara è stata letta “benissimo dalle ragazze, che hanno corso bene e hanno interpretato alla perfezione le indicazioni impartite dal mister”. Tattica, sì, ma anche grandissima qualità, perché l’Italia è bella anche da vedere; poco conta, poi, chi sia a metterla nel sacco. Ieri è toccato a Macarena Ronsisvalli, di certo non nuova a questo tipo di prodezze e già grande protagonista (anche come realizzatrice) nel Round 3 della World League di Londra: ieri i suoi (due) gol sono arrivati entrambi su azione (il primo, successivamente alla battuta di un corner corto). Stasera c’è l’Argentina: “Loro non sono qui con la selezione A, ma hanno comunque una buona squadra; una squadra di livello, con 9 giocatrici già nel giro delle Leonas, però non hanno nulla che noi non abbiamo”, prosegue Stefania. La prima partita con l’Argentina è finita con un secco 3-0, decisamente troppo pesante per quanto offerto dalle azzurre nell’arco dell’incontro; ora l’occasione della rivincita, oltre che un altro importante ‘allenamento’ in vista di quel progetto di avvicinamento alla condizione ideale che l’Italia sta seguendo (e che proseguirà pure nei prossimi mesi) e che l’Argentina, sperimentale o no, già possiede: “Sicuramente loro hanno una tenuta fisica diversa, si vede che hanno dato continuità di lavoro negli ultimi mesi, mentre noi (per lo meno nelle atlete di provenienza italiana) ci siamo fermate dopo la disputa della prima parte del campionato su prato”.

 

 

Contento delle sue l’allenatore Fernando Ferrara: “Ieri la partita è stata pianificata bene e ben interpretata dalle ragazze; abbiamo sfruttato tutti i nostri punti di forza e neutralizzato tutti i loro, perché - prosegue Fernando - a differenza delle partite amichevoli contro il Cile abbiamo giocato in maniera meno “bella”, ma molto più ordinate e consapevoli di cosa dovessimo fare per vincere la gara: questa è stata la chiave giusta e un grande passo avanti, dal punto di vista della maturità delle ragazze”. Era una gara difficile, perché “il Cile giocava in casa e, dopo la squadra maschile, voleva portare in finale al ‘4 Nations’ anche la squadra femminile, ma siamo passati noi” ed è una cosa assai importante “per la condizione in cui siamo arrivate”.

Stasera l’Argentina: “Una partita difficile, come l’altro giorno, perché loro hanno un passo in più rispetto a tutte, ma sappiamo che possiamo giocarci la gara cercando di ‘neutralizzare i loro compiti’ e facendo il meglio che possiamo fare” prosegue Fernando, per il quale sarà fondamentale “tenere il loro ritmo per 70’: se riusciamo a fare questo abbiamo le nostre possibilità e possiamo tenere viva fino alla fine la possibilità di vincere la partita e il torneo”; un torneo nel quale l’Italia ha voluto fortemente l’accesso a questa finale: “Le ragazze sono motivate e la finale la volevano davvero. Ormai abbiamo molte partite sulle gambe, ma anche le nostre rivali cominciano ad accumulare un po’ di stanchezza: ieri a esempio – fa giustamente notare Ferrara - l’Argentina ha giocato alle 2 del pomeriggio, come noi la volta precedente”, ovvero proprio prima del match poi perso con la squadra di Conna. Chiusura dedicata alle sue giocatrici: “Hanno dato il massimo, tutte. Dimostrando un attaccamento davvero straordinario. Quello che stiamo facendo è indice di grande maturità”. Macarena Ronsisvalli ieri ha segnato due gol (“per lei è la ciliegina sulla torta”), mentre Chiara Tiddi è ancora “limitata fisicamente” dopo il problema agli adduttori: “Ma ieri si è gestita molto bene, giocando con semplicità. In questo è stata aiutata da una squadra, la nostra, ordinatissima”.

 Stasera, post gara, festa (con tutte le squadre) organizzata dalla nazionale cilena. Domani, già dalla primissima mattina, la prima delegazione di atlete italiane farà ritorno in Italia.

 

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