Domani, sabato 7 marzo, alle ore 17:30 italiane (le 08:30 di mattina a San Diego), la nazionale italiana maschile di hockey su prato affronta Trinidad & Tobago in una gara valevole per il piazzamento dal quinto all’ottavo posto del Round 2 statunitense della World League: chi vince giocherà domenica (ore 10:45 locali) contro la vincente di Stati Uniti-Cile per il quinto posto finale; le perdenti si troveranno un paio d’ore prima (ore 8:30) per evitare l’ottavo (e quindi ultimo) posto in classifica. Nei quarti di finale giocati ieri sono stati sostanzialmente rispettati tutti i pronostici della vigilia: la squadra con il ranking migliore ha avuto ragione di quella con il ranking peggiore. Il canovaccio che ha però prodotto questi risultati non è stato uguale in tutte le partite. Anzi. L’Irlanda ha infatti strapazzato Trinidad & Tobago (n° 30 del ranking mondiale: due posizioni sopra gli azzurri, che hanno dimostrato di valere più della posizione che occupano) con una prova di superiorità evidente; l’Austria ha sconfitto i padroni di casa degli Stati Uniti 2-1 andando a segno a 2’ dalla fine; il Canada ha battuto gli azzurri 4-0, ma arrotondando il risultato solo negli ultimi minuti di gara e al termine di una gara che i nostri hanno giocato, ancora una volta, con una determinazione fuori dal comune. Il risultato più sorprendente è senza dubbio quello maturato in Russia-Cile, chiusa sul 2-2 nei 60’ regolamentari e vinta dagli europei 5-4 solo agli shoot-out. Sorprendente perché il Cile (25esimo al mondo) finora aveva sempre perso, subendo 15 reti in tre partite (otto solo dall’Irlanda) e segnandone fin lì appena due. Invece nel quarto di finale di ieri (che ha visto tra gli arbitri il nostro bravo Pietro Galligani) la squadra di Diego Amoroso (battuta 2-1 nella fase a gironi dall’Italia) ha saputo recuperare due volte dallo svantaggio e trovare il gol a 2’ dalla fine con il suo giocatore più estroso, Martin Rodriguez.
Domani, quindi, per i nostri c’è Trinidad & Tobago: si tratta della squadra che ha subito più gol finora: 28 in quattro partite. Il ranking la vorrebbe teoricamente favorita, ma gli azzurri hanno dimostrato (evidentemente) di valere più di quanto indicato nella classifica per nazioni e continuando sulla strada percorsa in questi giorni americani possono accedere alla sfida per il quinto posto, che sarebbe un ulteriore successo alla luce dei limitati carichi di lavoro (raduni, partite e test) di cui l’Italhockey ha potuto beneficiare prima della partenza per la California. Ieri contro l‘Irlanda “È stata una partita di impegno, orgoglio e sacrificio. Ci siamo difesi bene ma c’è rammarico per gli ultimi due gol, presi nel nostro momento di massimo sforzo – dice il Direttore Tecnico azzurro Bruno Ruscello – quando eravamo andati vicino ad accorciare le distanze”. Ieri si è vista “in maniera evidente la differenza che esiste tra l’allestire una squadra con poche risorse e il contrario”. Domani c’è Trinidad: “ci giochiamo quello che c’è rimasto da giocarci in questo momento. E lo faremo con la solita determinazione”, chiude Ruscello. Della stessa lunghezza d’onda l’allenatore Riccardo Biasetton: “Siamo amareggiati dal risultato finale” di ieri, ma “non certo dalla prestazione. Essere sotto 2-0, a due minuti dalla fine, contro una squadra come il Canada, che ha investito un anno intero per prepararsi a questo Round 2, non può che farci contenti” dice Biasetton. Il rammarico rimane “per aver preso le ultime due reti con un po’ di leggerezza, cercando a tutti i costi di voler andare a fare gol. Nell’arco della partita siamo stati discretamente in campo – prosegue l’allenatore azzurro - dopo il gol iniziale sono” però “emersi i nostri limiti fisici”. La prossima partita, quella di domani, “sarà altrettanto difficile: Trinidad & Tobago ha perso molte gare ma fisicamente è una squadra nettamente superiore a noi. Sarà” dura “tenere il loro ritmo” ma “noi cercheremo di batterli dal punto di vista tattico e tecnico”.
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