Oggi, alle 10:45 di San Diego (quando da noi saranno le 19:45), la nazionale italiana maschile di hockey su prato scende in campo contro il Canada nei quarti di finale del Round 2 della World League. Gli azzurri hanno ottenuto l’accoppiamento con i nordamericani (secondi classificati nel gruppo B) grazie alla terza piazza nel proprio girone, davanti al Cile e alle spalle di Austria e Irlanda. Tre le reti segnate finora dagli azzurri (Giulio Ferrini contro l’Austria, Andrea Corsi e Tommy Keenan contro il Cile) e sei le reti subite (giusto una più della lanciatissima Austria) in un torneo che i “Blue Gladiators” italiani stanno interpretando proprio come l’allenatore Riccardo Biasetton aveva chiesto alla vigilia della partenza per la California; parole che riportate oggi fanno ancora più effetto: “Noi dobbiamo provare a competere con chiunque e conquistarci credibilità internazionale; questo lo fai solo con i risultati” (aveva detto il mister prima della partenza, ndr) facendo sì che tutti sappiano “di aver lottato con l’Italia”. Un auspicio diventato indirizzo; che gli azzurri hanno fatto comandamento, dando battaglia con selezioni più allenate e ben attrezzate come Irlanda e Austria e battendo una squadra come il Cile, che il ranking mondiale privilegiava (di sette posizioni) rispetto all’Italhockey. Peraltro in questo torneo solo la Russia (contro il Canada) è stata finora capace di battere una squadra con una migliore posizione di ranking in classifica, a dimostrazione della bontà del lavoro svolto dallo staff tecnico azzurro e dai 18 giocatori selezionati da mister Biasetton. Oggi i quarti di finale, che rimescolano le carte: chi vince accede alle semifinali del 7 marzo. Le quattro sconfitte, invece, sabato e domenica si giocano il piazzamento tra il quinto e l’ottavo posto. L’Italia è numero 32 al mondo; il Canada n° 14 e testa di serie n° 1 di tutto il Round 2 di San Diego, ma i nostri sono gladiatori e nell’arena la paura non li sfiora nemmeno.