La Polonia venerdì (ore 12 italiane) e il Belgio domenica (ore 10 italiane) sono le avversarie che si frappongono fra l’Italia e la permanenza nella massima serie dell’hockey continentale. Le azzurre (n° 16 al mondo) affronteranno prima le polacche di Krzystof Rachwalsky (n° 24) con cui sono salite a braccetto in Pool A, due anni fa, grazie alla finale conquistata nel Championship II di Calais. Allora per l’Italdonne ci fu una vittoria chiara in finale: 5-0 con i gol di Agata Wybieralska, Macarena Ronsisvalli, Aldana Lovagnini, Valentina Braconi e Chiara Tiddi. Dopo meno di 48 ore (domenica 30, ore 10) sarà la volta di Italia-Belgio. Qui l’ultimo precedente, amaro, risale allo scorso mese quando entrambe si affrontarono nel Round 3 di World League di Anversa all’indomani delle amare sconfitte agli shoot out contro India e Giappone; nella gara-piazzamento per il settimo-ottavo posto, le belga di Pascal Kina (n° 12 del ranking) si imposero 4-2, con reti italiane firmate da Ronsisvalli e Tiddi. Per il Belgio, dopo la doccia gelata del mancato piazzamento tra le prime cinque nella semifinale di World League ospitata in casa, anche a Londra una ‘congiuntura negativa’: al termine della fase a gironi, la semifinale con l’Inghilterra è infatti sfumata per una peggior differenza reti rispetto alla Spagna, vincitrice ieri 10-0 con la Polonia, che le belga avevano invece sconfitto ‘solo’ 4-1. E poco conta che, con l’Olanda, Pascal Kina sia uscito con le ossa meno rotte di Adrian Lock (0-5 contro 1-8, nelle sfide con le Orange): ecco perché, pur vincendo due gare di questa (neo composta) Pool C, è comunque importante segnare più gol possibili. Perché un eventuale arrivo di tre squadre a sei punti renderebbe necessario il ricorso a una serie di fattori, non in ultimo la differenza reti.

Le gare sono visibili in streaming sul canale youtube della federazione Internazionale di Hockey (CLICCA QUI)