Nelle scorse ore le azzurre della nazionale femminile di hockey su prato, allenata da Fernando Ferrara, hanno fatto ritorno in patria, raggiungendo l’Italia. Praticamente nelle stesse ore la nazionale maschile è invece atterrata negli Stati Uniti, dove i ragazzi di Riccardo Biasetton - a partire da sabato 28 e fino a domenica 8 marzo - saranno impegnati nella medesima competizione che domenica notte ha visto l’affermazione (netta) dell’Italdonne: il Round 2 della World League. Si gioca a San Diego e a differenza della femminile, che in base al ranking si presentava come prima forza, la maschile parte con gli sfavori del pronostico, essendo l’ultima del Round, secondo la classifica stilata periodicamente dalla Federazione Internazionale. Il passaggio di testimone tra donne e uomini, tuttavia, non può che produrre sensazioni positive, alimentate dai buoni progressi messi in mostra dal roster italiano in occasione dell’ultimo raduno romano. Nei giorni antecedenti l’abbrivio della competizione californiana l’Italhockey effettuerà sedute di allenamento (anche se la federazione americana non ha dimostrato grande disponibilità nel concedere spazi, sul campo, alle squadre rivali) e giovedì 26 febbraio disputerà una partita con il Canada, sulla base (ridotta) di due tempi da 20’ ciascuno, utile soprattutto a testare campo e condizione. Con Riccardo Biasetton e i 18 azzurri, a San Diego (dove le condizioni climatiche sono primaverili, molto simili a quelle di Roma di questi giorni) ci sono il team manager Bruno Ruscello, i due assistenti tecnici Gianluca Cirilli e Patricio Mongiano, il preparatore atletico Gianluca Flamini, il medico Andrea Piergiovanni e il fisioterapista Ramon Cavallin.