Con una riunione tecnica e un'ultima seduta di allenamento, stamattina (mercoledì 4 febbraio) si è concluso il raduno romano della nazionale italiana maschile, iniziato lo scorso sabato 31 gennaio. Nel corso di questi cinque giorni gli azzurri hanno sostenuto due partite amichevoli con la nazionale francese, apparsa (come era noto) più avanti nella preparazione. Con i transalpini (n° 18 del ranking mondiale) l’Italia (n° 32) è uscita battuta nelle sfide di domenica (0-4) e martedì (0-6): la partita di ieri “stranamente dal risultato è stata una ottima partita” dice l’allenatore Riccardo Biasetton, che precisa, “abbiamo giocato meglio del test precedente e siamo stati penalizzati da errori individuali che hanno inciso sul risultato. Dispiace che abbiamo” peccato “in momenti cruciali” e che “nel terzo tempo non abbiamo saputo gestire bene la palla”. Ciò nonostante, rispetto a gara 1, c’è stato “più ritmo e più intensità” e c’è rammarico per “qualche occasione da gol che non siamo riusciti a sfruttare” e che certamente poteva dare al risultato proporzioni diverse. Adesso gli azzurri si ritroveranno nuovamente insieme a Roma “il 12 febbraio e giocheremo tre partite con due squadra olandesi”. I convocati saranno diramati nelle prossime ore. Il bilancio di questi primi giorni insieme al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti è “sicuramente positivo. Non ci vedevamo da settembre e dovevamo ricominciare a consolidare un po’ di informazioni. Molti venivano dall’Indoor e all’indoor torneranno tra pochi giorni”, un cambio ‘di disciplina’ che non è propedeutico affinché i giocatori coltivino la giusta “concentrazione sul prato. Parlando con l’allenatore della Francia – prosegue Riccardo – mi ha confessato che loro hanno fatto la scelta di non far partecipare i giocatori all’Indoor con i rispettivi club”. I nostri avversari di ieri, peraltro, “hanno già fatto dei test con la Spagna e continueranno ad allenarsi fuori”. Si tratta, sostanzialmente, “di un diverso atteggiamento rispetto alla World League. Noi utilizziamo con gli spazi che abbiamo, però credo che questo sia servito anche per calibrare un po’ quello che ci aspetterà a San Diego”, conclude Biasetton, “perché giocare contro la Francia” equivale “più o meno” ad affrontare “l’Irlanda”. Negli Stati Uniti “ci aspetta un Round difficile ma andremo lì cercando di fare il meglio”.

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