Finisce 2-2 la terza partita tra Cile e Italia. A Santiago, le azzurre di Fernando Ferrara dominano la gara ma non riescono a trovare la prima vittoria della serie, di cui stanotte si disputerà il quarto e ultimo test. Rete di Martina Lecchini su assist di Marcela Casale per il gol dell’1-0 azzurro e pari di Marcela Casale, su assist di Martina Lecchini, per il gol del 2-2 che riequilibra, a cinque minuti dal termine, una amichevole che le sudamericane di Ronald Stein erano riuscite a ribaltare (nel risultato). Nel mezzo tante occasioni sprecate dall’Italdonne, che ha colpito anche un palo e che sull’1-0 ha sfiorato tante volte il gol del raddoppio. Fernando Ferrara riconosce i continui progressi della sua squadra, padrona del campo, ma è soddisfatto a metà: a fronte di tante azioni prodotte è necessaria una maggiore precisione sotto porta. “Siamo migliorati, anche oggi, sul piano del gioco e sotto tutti gli aspetti”, dice l’allenatore della nazionale italiana femminile di hockey su prato. Dopo lo 0-0 di gara 2, stavolta “abbiamo fatto due gol su azione e creato una grande mole di gioco; però sprechiamo molto” e questo naturalmente non soddisfa il mister azzurro. Le statistiche dicono che l’Italia è entrata in area 26 volte contro le 17 del Cile, penetrando in 46 circostanze nei 22 avversari (il Cile invece lo ha fatto in 33 occasioni). Sette i tiri in porta azzurri contro i tre cileni e vantaggio anche nel numero di corner corti: 3-2. “Su due dei nostri corti siamo andati vicinissimi al gol; - precisa Ferrara - abbiamo avuto più occasioni, ma per la mole di gioco che produciamo dobbiamo segnare di più. Sull’1-0 abbiamo sfiorato il raddoppio in diverse circostanze, ma senza segnare”; così si “fatica a chiudere; e quando siamo calati un po’ è arrivato il pari cileno” che ha generato una partita “subito equilibrata”, che le sudamericane, nel loro momento migliore, hanno rovesciato nel giro di dieci minuti. “Noi però abbiamo continuato a giocare bene” e a 5’ dal termine è arrivato il pari. Come volume di gioco “noi ci siamo espressi meglio in tre tempi” su quattro, con l’Italia padrona per ampie porzioni di gara e il Cile che, invece, ha dato il meglio di sé nel terzo quarto. Adesso è necessario “continuare a lavorare e tanto”, magari per trovare quella concretezza e quel cinismo che Ferrara vuole dalle sue giocatrici e perché la condizione “non è ancora delle migliori, ma siamo sulla buona strada”.

Nella mattina di oggi le azzurre lavoreranno in palestra e stanotte (23 italiane) si gioca ancora: l’obiettivo naturalmente è “vincere, per pareggiare, almeno, la serie”; poi “ci concentreremo sul lavoro che dobbiamo fare in Argentina”, che l’Italia raggiungerà venerdì 16 gennaio, con ‘destino Buenos Aires’.

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