Finisce  0-3 il test match tra Italia e Giappone giocatosi stamattina, martedì 27 maggio, al GreenFields Stadium di Den Haag (Olanda) dove le azzurre di Fernando Ferrara sono giunte per sostenere uno stage fatto di raduni e sedute, arricchito da partite amichevoli con alcune delle più forti squadre al mondo, impegnate da sabato 31 maggio nella World Cup. Dopo la sfida di oggi con le nipponiche, n° 9 al mondo, l’Italia affronterà giovedì il Sudafrica (n° 11) e venerdì l’Argentina campione del mondo in carica e n° 2 del ranking mondiale. Poi altri test con club di prima divisione olandese.

Oggi con il Giappone si è giocato sulla base di tre tempi da 20’ ciascuno (e non nei tradizionali due da 35’) con intervalli di cinque minuti tra l’uno e l’altro. Le tre reti del Giappone sono arrivate nel primo tempo (1-0) e negli ultimi tre minuti del terzo e ultimo tempo, con l’Italia peraltro in dieci per il giallo ai danni di Agata Wybieralska, ulteriore testimonianza del fatto che sia stata “partita vera”. Eccome. In undici contro dieci, peraltro, il Giappone ha sostituito il portiere con un giocatori di movimento e ha potuto sostanzialmente beneficiare di una doppia superiorità in mezzo al campo che ha indotto all’errore azzurro in ripartenza dal quale è scaturito lo 0-2 (57’). Svista anche in occasione del corto (60’) che, oltre il tempo regolamentare, le giapponesi hanno trasformato nel definitivo 3-0: “Errori evitabilissimi, ma comunque episodi, cose facilmente correggibili”, dice l’allenatore dell’Italia Fernando Ferrara.

Nell’economia della partita è utile annotare un paio di dati: ventisette le penetrazioni del Giappone nei 22 metri italiani; ventidue le penetrazioni dell’Italia nei 22 metri giapponesi. Quattro a tre, invece, il computo dei corner corti in favore delle nostre avversarie: “E’ stata una bellissima partita”, prosegue Ferrara, “e molto equilibrata”, al di là del risultato, bugiardo, che ha maturato queste proporzioni solo negli ultimi 180 secondi. Oggi le azzurre affrontavano una squadra “al top della forma, perché sono qui per giocarsi il mondiale” che per il Giappone comincia sabato 31 maggio. Una squadra che ha messo sempre la gamba; invece “noi siamo qui solo da un paio di giorni” eppure “abbiamo giocato alla pari”. A fine partita sono arrivati anche i complimenti del tecnico nipponico, che ha confessato di aver visto (e apprezzato) tutte le partite dell’Italia nel Round 3 della World League di Londra e che ha informalmente chiesto allo staff azzurro la disponibilità a organizzare un raduno, insieme, dopo il Mondiale.

In gara l’Italia ha avuto tre occasioni su corto “ma siamo stati imprecisi” mentre nelle situazioni di gioco “ci è mancata la visione dell’ultimo passaggio: arrivavamo bene in area, ma peccavamo in lucidità e freschezza mentale; - dice Fernando, che precisa - in campionato puoi permetterti di pensare per cinque secondi e poi prendere una decisione ma con questi avversari no, non puoi farlo: hai al massimo due secondi per decidere qual è la soluzione giusta da prendere”.

L’Italia esce dalla sfida con ottime indicazioni, anche perché “siamo alla prima partita” dello stage - che peraltro arriva dopo alcuni mesi senza raduni - e perché a Den Haag ci sono diversi volti nuovi; innesti che hanno avuto un impatto positivo nel gioco di squadra ma che “si devono ancora conoscere” con il resto del gruppo: “Io però sono soddisfatto di quello che ho visto, sia dalle vecchie che dalle nuove giocatrici”, dice Ferrara, che ha impiegato 21 della 24 convocate tenendo precauzionalmente fuori Elisabetta Pacella per un problema al quadricipite. “Per noi giocare a questo livello internazionale è fondamentale per continuare nel nostro percorso di crescita”– prosegue il tecnico azzurro - “si vede che quando siamo in palla non abbiamo timore di nessuno, saltiamo l’avversario e giochiamo bene”. Una Italia che cresce continuamente, ormai attestata a un livello riconosciuto anche da avversari di rango olimpico: oggi “abbiamo giocato bene con la palla per tre quarti di gara, poi loro sono cresciute e alla fine non siamo riusciti più a fare quello che avevamo fatto all’inizio”, però il Giappone una partita così complicata non se l’aspettava.

Il GreenFileds Stadium , che ha ospitato l’amichevole di oggi delle azzurre, è uno dei due impianti dove si giocherà la World Cup, alla quale parteciperanno anche i due arbitri internazionali che hanno condotto l’amichevole di oggi delle azzurre con il Giappone.

 

Domani sessione di allenamento e giovedì partita con il Sudafrica, vecchia conoscenza dell’Italdonne. 

Questo il programma delle gare:


DEN HAAG (OLANDA): 

27 maggio: 9:30: Italia – Giappone (0-3)
29 maggio: 9:30 Italia - Sudafrica
30 maggio: 9.30 Italia - Argentina / h.19:00 Italia – MOP (Olanda)
1° giugno: 13.00 Italia – HIC (Olanda)
2 giugno: 20.00 Italia – HDM (Olanda)

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