Cinquantotto atleti da visionare. In due raduni, nell’arco di una settimana. E’ ciò che attende al nuovo allenatore della nazionale maschile, Riccardo Biasetton che - unitamente al suo staff di assistenti e collaboratori - da domani (venerdì 21) a domenica 23 sarà al Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa per lavorare con la prima parte di giocatori, quelli provenienti dalla (cosiddetta) area Centro-Sud e, nello specifico, da Roma (e provincia), Cagliari e Catania, con la presenza di alcuni atleti italiani attualmente in forza in club stranieri. I due raduni (quello di Roma e quello che venerdì prossimo prenderà il via a Villafranca, area Centro-Nord), mettono insieme sia giocatori Senior che Under 21. Questa estate, infatti, la nazionale maschile Under 21 sarà impegnata nell’Europeo Pool B di stanza a Lousada (Portogallo) dal 13 al 19 luglio. Quella Senior, invece, a settembre sarà impegnata nel Round I della World League e qui l’obiettivo è semplice, ma chiaro: fare meglio della scorsa edizione.

Oltre alla nomina di Biasetton come allenatore della maschile, il settore si arricchisce della presenza di Bruno Ruscello come team manager della Senior e di Pato Mongiano come assistente tecnico, il quale lavorerà al fianco del confermato Gianluca Cirilli.

“Siamo già stati a Cagliari nelle scorse settimane - dice Riccardo Biasetton – perché la Sardegna è una piazza che merita tantissima attenzione, con la sua storia di campioni, la sua tradizione e le quattro squadre in A1 e una in A2. Il bacino di utenza è ottimo e c’era la necessità di vedere più giocatori possibili in quella realtà”.

Biasetton sottolinea come questo raduno sia squisitamente destinato alla “visione di atleti. E’ questo l’obiettivo principale, perché stiamo cominciando un ciclo nuovo e non ci sono atleti oriundi. Proprio questo è il primo segnale che vogliamo dare”. Il primo, ma di certo non l’unico: “Per noi dello staff sarà importante lavorare sul territorio; significa andare a vedere quei giocatori che, per un motivo o un altro, in passato non sono stati considerati e vedremo chi di loro può essere utile alla causa della nazionale”. Per molti dei cinquantotto questa sarà “la prima convocazione, quindi ci sarà una fase introduttiva utile a capire”. L’allenatore della nazionale ha le idee chiare anche su un altro aspetto: “Fino ad ora abbiamo cercato giocatori di hockey, ma io voglio anche Uomini”, con la “U” maiuscola. “Uomini capaci di rinunciare anche a qualcosa per la nostra nazionale: in questo momento siamo a un livello basso e per rilanciarlo servono persone” determinate e coese. In questi raduni si svolgeranno “doppi turni di allenamento che porteranno a una prima fase di conoscenza e che ci consentiranno di fare valutazioni dal punto di vista fisico e tecnico-tattico”

E’ evidente che i cinquantotto facciano parte di “una prima lista, non definitiva. Una lista figlia di indicazioni ricevute da tutti gli allenatori di A1 e A2: è grazie a loro che è nato questo grande elenco, dal quale vedremo chi può proseguire nel percorso e chi no. Ma si tratta di una lista aperta, solo di una prima selezione”. Nelle prossime settimane Biasetton andrà a vedere le “gare di campionato, ma mi sposterò anche nei club per seguire i loro allenamenti e avere una situazione che sia il più chiara possibile. Da qui andremo avanti e cercheremo di trovare i giocatori, e gli Uomini, migliori”.

Un altro aspetto importante da sottolineare è che “la nazionale deve essere vista come la nazionale dei club, con i cui tecnici collaboreremo: perché se cresce una nazionale cresce l’intero movimento. Io sarò al servizio delle società, perché è importante poter lavorare di concerto con i club”, prosegue Biasetton, che fa un discorso semplice e lineare: “Io potrò avere i giocatori a disposizione per 20 o 30 giorni l’anno, le società per molto di più e il nostro intento vuole essere cercare, con le società che lo vorranno, di farle partecipi di un progetto che intende alzare il livello tecnico. Perché se si alza partendo dal singolo giocatore, si riesce a farlo anche con una intera squadra”.

Per il settore maschile si tratta di una ripartenza “dopo l’esperienza dello scorso anno, che non ha portato i frutti attesi  - dice il responsabile SSN, Enzo Corso – ora abbiamo un nuovo allenatore ed è importante partire con rinnovato slancio: anche per questo abbiamo deciso di fare un raduno antecedente la ripresa del Prato”. L’indicazione federale data a Biasetton è stata, al momento, “di convocare una selezione senza atleti provenienti da federazioni estere. Questo non significa che in futuro non si possano inserire nella Senior dei giocatori interessanti, che possano alzarne il livello”. Atleti che però devono avere “una grande voglia di giocare qui e onorare al massimo la maglia azzurra: questo è un aspetto fondamentale, che ovviamente deve valere anche per gli atleti di scuola italiana”. Nei raduni di Roma e Villafranca, “ci sarà la possibilità di vedere un gran numero di giocatori e, anche dopo le gare di questa seconda fase di campionato, Riccardo e il nostro staff tireranno le somme” anche perché “tra giugno e luglio verrà affinata la preparazione per l’Europeo U21 e per la World League che vedrà impegnata la Senior nel Round 1. Sono due impegni importanti, che ci daranno già la misura di questa prima fase di lavoro”.

A Roma e a Villafranca ci sarà anche l’allenatore della Femminile, Fernando Ferrara. Corso spiega il perché: “Per noi è fondamentale che lo staff delle nazionali sia coeso e condivida le metodologie di lavoro; è su questo principio che abbiamo impostato il nostro progetto e per questo motivo abbiamo voluto che lo staff fosse composto da persone in cui crediamo molto e che hanno una grande stima reciproca”. Ferrara “è l’allenatore con maggiore esperienza internazionale del nostro settore e la metterà a disposizione degli altri, quando possibile. Agirà come un vero e proprio consulente degli staff, con l’obiettivo di migliorare sempre, tutti insieme”