Cinque (intensi) giorni di raduno, poi la Nazionale Italiana Femminile di Hockey su Prato partirà alla volta di Valencia per un ultimo richiamo nella preparazione, in vista del Round 2 della World League che si svolgerà nella città della Comunidad dal 25 febbraio al 3 marzo. Venti le atlete impegnate al Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa di Roma dal 15 al 19 febbraio; di queste, diciotto verranno selezionate dall’allenatore Fernando Ferrara per partecipare alla spedizione spagnola. E’ fitto, fittissimo, il planning di impegni che la Nazionale sosterrà nell’arco delle prossime due settimane; l’obiettivo, non celato, è quello di provare a invertire i pronostici che (in base al ranking) non danno l’Italia favorita per uno dei primi due posti nel torneo: quelli utili a schiudere le porte del Round 3.

L’Italia, tuttavia, le proverà tutte per entrare nel novero delle prime sedici squadre al mondo. In Spagna le azzurre (n° 17 del ranking mondiale) troveranno le padrone di casa (n° 15), l’Irlanda (14), la Bielorussia (21esima) e la Repubblica Ceca (37). E se la competitività di Spagna e Irlanda è certificata dalla classifica della Federazione Internazionale, va ricordato che la Bielorussia nel Round 1 di Praga ha già dimostrato tutta la propria competitività battendo l’Italia nello scontro diretto e conquistando il primo posto finale. Per arrivare preparati al meglio, lo staff della Nazionale Italiana ha organizzato quattro partite di alto livello in appena cinque giorni. Sabato, lunedì (h. 11:00) e martedì (h. 10:30) l’Italia se la vedrà con la Scozia. Si tratta della squadra n° 18 del ranking (con appena quattro punti meno dell’Italia); in pratica un avversario alla pari, che ha deciso di effettuare al CPO Acqua Acetosa il proprio raduno di preparazione per il proprio Round 2, che le scozzesi andranno a disputare (dal 4 al 10 marzo) nientemeno che a Rio (Brasile), dove l’Hockey Prato sarà di scena ai Giochi Olimpici del 2016. Domenica (h. 9:30), invece, l’Italia sfiderà un club olandese; quello nel quale, peraltro, militano le gemelle italiane (ma di doppio passaporto) Chiara e Alessia Padalino, che nell’occasione giocheranno in azzurro: il Klein Zwitserland. Si tratta di uno dei migliori club dell’Olanda (nazione medaglia d’oro a Londra 2012 nell’Hockey Prato Femminile e al n°1 nel ranking mondiale), ma le potenti olandesi in questa gara dovranno fare a meno del loro capitano, che è proprio Alessia Padalino, la centravanti della Nazionale Italiana autrice di otto gol in sei partite nel torneo preolimpico di New Delhi (India, febbraio 2012) e miglior marcatrice assoluta dello stesso. Le (previste) quattro partite in cinque giorni si giocheranno sempre di mattina, perché, a Valencia, proprio tre le 11 e le 15 si disputeranno tutte le partite del Round 2. Le sessioni di allenamento delle azzurre si terranno, invece, al pomeriggio.

In questo quadriennio olimpico, Team Manager  (confermato) delle azzurre, sarà il consigliere federale e maestro dello sport, Gianni Rossi, grande uomo di hockey e da sempre una delle colonne dello staff tecnico azzurro: preparatore atletico della nazionale maschile, allenatore dell’Under 21 maschile, allenatore e direttore tecnico della nazionale femminile (a fasi alterne), tra il 1977 e il 2000. Dall’alto della propria esperienza, Gianni sa che il Round 2 della World League sarà pieno di ostacoli per l’Italia “per sperare di passare il turno” oltre a fare il nostro con avversarie a portata, “l’Italia deve battere almeno una tra Spagna e Irlanda”, squadre apparentemente meglio attrezzate, “e non sottovalutare la Bielorussia, che già a Praga ha dimostrato, battendoci, i grandi progressi fatti ultimamente”. Progressi che, tuttavia, riguardano anche il movimento femminile italiano degli ultimi anni: “Da Victoria e New Delhi, l’Italdonne ha dimostrato di essere tra le nazionali che hanno lavorato di più per crescere, ma manca ancora qualcosa e speriamo che questo possa essere il quadriennio buono”. Tra le squadre femminili, al mondo, che ultimamente hanno fatto meglio c’è sicuramente il Belgio: “E’ in assoluto la squadra che è migliorata di più; lì è stato impostato un programma pluriennale, ma loro hanno avuto e hanno soprattutto il vantaggio di potersi allenare, insieme, ogni settimana e questo fa la differenza”. Un vantaggio dettato, quasi per assurdo, dalla estensione territoriale propria di quel paese: “Il Belgio è poco più grande della Lombardia e noi”, se volessimo provare a ripercorrere la loro strada, “possiamo dire che dovremmo essere bravi ad avere tanti (diversi) “belgi” nel nostro paese”. Intanto, c’è la World League e “le ragazze si stanno preparando molto bene per questo appuntamento. Infatti, oltre al raduno al via il 15, a Roma c’è un gruppo di undici giocatrici che da settimane sta lavorando insieme, tutti i giorni; e anche le altre atlete, che sono professioniste straordinarie, nelle rispettive città di provenienza hanno seguito un programma personalizzato che è atteso a consegnarci delle giocatrici in ottima forma”, conclude Rossi

Nella foto (FIH) una immagine d'archivio della Nazionale Femminile Italiana

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