A Zagabria, in occasione della coppa delle Alpi maschile, Pietro Amorosini sarà l’allenatore degli azzurri: “Cercheremo di fare del nostro meglio, questo è certo - dice il Presidente dell’Hockey Team Bologna e del CR Emilia Romagna - considerato che siamo a fine stagione e si può accusare un po’ di stanchezza, ma le motivazioni sono altissime”. Nel gruppo, giocatori che non hanno avuto esperienze in nazionale, “salvo qualcuno che ha militato nelle rappresentative giovanili”. Questo però non è un minus valore ma “uno stimolo. Per esempio il capitano Grazioli, a 47 anni, con questa convocazione vede premiata una carriera e la sua passione per l’hockey. E personalmente credo anche che possa essere un esempio, perché dimostra che non c’è limite di età alle speranze di vestire la maglia dell’Italia”. Il gruppo di selezionati “sta dando l’anima; ieri sera alle 20 c’erano 32 gradi ma erano in 18 a correre e a fare la preparazione, cercando di acquisire una forma ottimale”. 

Pietro Amorosini è anche il Presidente dell’Hockey Team Bologna, che in questa stagione è retrocessa dalla Serie A1 alla Serie A2 e il prossimo anno si giocherà le proprie carte per risalire nell’élite dell’hockey italiano: “La buonissima notizia è che il prossimo anno, finalmente, avremo l’impianto. I lavori sono decisamente avanzati; siamo già al materassino e manca solo da stendere il tappeto: in un paio di mesi dovremmo terminare anche il resto dell’impianto (il Barca, ndr), con quattro nuovi spogliatoi, una club house e campi da calcetto”. Una bella differenza rispetto alle ultime due stagioni: “Avremo un campo da Serie A1 e questo fa venire ai giocatori la voglia di dare il massimo, soprattutto dopo due anni in cui ci siamo dovuti allenare e abbiamo dovuto giocare fuori casa”. 



Ultimati questi lavori, “il Barca diventerà un impianto grande e importante, in una zona nevralgica dell’Italia e spero che questo sia da stimolo per molti; con il tempo speriamo anche di poter ospitare finali di campionato ed eventi legati alle Nazionali”. Dopo il normale iter burocratico “i lavori sono iniziati subito dopo Natale, il 27 dicembre 2011 e anche se, a causa delle condizioni climatiche di questo inverno, tra neve e piogge torrenziali, si sono persi per strada un paio di mesi, ci stiamo dando dentro”.
Nella realizzazione del nuovo Barca “il ruolo della Federazione Italiana Hockey è stato determinante, sia dal punto di vista organizzativo che pratico. La Presidenza ci è sempre stata vicina, in ogni passaggio, dimostrando di essere una sponda importante e sempre disponibile nei confronti di chi ha voglia di fare le cose”.

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