E’ vivo più che mai l’entusiasmo per il risultato dalla nazionale italiana femminile nel Round 3 della Fintro Hockey World League di Bruxelles dove le Azzurre hanno conquistato il sesto posto finale (eguagliando il loro miglior risultato di sempre) e colto quattro risultati positivi su sette partite totali giocate, di cui sei con squadre di ranking superiore. Il sesto posto conclusivo consente ora all'Italia di "vedere" la prossima edizione della World Cup. La qualificazione è infatti riservata a 16 squadre e (al netto dell’esito del Round 3 di Johannesburg e della disputa dei tornei continentali per nazioni), solo l’ufficialità separa l’Italia dai Mondiali di Londra 2018. Si tratta di un “ottimo risultato – dice il Vicepresidente federale e responsabile del Settore Squadre Nazionali, Enrico Medda - frutto dell’eccezionale lavoro svolto da Roberto Carta e dal suo staff, sia tecnico che medico. Loro e la squadra ci hanno permesso di recitare un ruolo da protagonisti in questa World League 3, classificandoci tra le prime 12 squadre al mondo”, tante quante ne andavano ai Mondiali fino alla scorsa edizione, tante quante ne vanno ai Giochi Olimpici.

Il percorso è stato lungo – prosegue Medda – e avviato con il post Europeo di Londra dell’agosto 2015 dove, al netto del progetto residenziale e dei costi che tutti conosciamo, purtroppo siamo partiti da una retrocessione in Pool B e dalla perdita di punti ranking. A settembre abbiamo dato il via a un nuovo progetto, fondato su altri e nuovi fattori, valutati più attinenti alla nostra realtà sportiva e più significativi rispetto agli obiettivi, ma con le ristrettissime risorse a disposizione abbiamo potuto iniziare l’attività solo a maggio 2016. Posso quindi ritenermi più che soddisfatto di quanto fatto in questo arco temporale. I programmi del Settore Squadre Nazionali sono stati e saranno sempre in continuo aggiornamento e rimodulazione: infatti i programmi le attività della senior e delle giovanili sono state integrate, come dimostra la presenza a Bruxelles di tre Under 18 e una Under 21, ma non possono comunque non risentire delle risorse a disposizione e dei crescenti impegni, frutto dei magnifici risultati raggiunti”, con in ultimo il Mondiale.

Per questi successi va “un plauso, immenso, alle atlete, che hanno creduto in Carta e in tutto lo staff e si sono sacrificate, oltre il dovuto e ben al di fuori dei normali giorni di raduno, in preparazioni atletiche e allenamenti efficacemente concordati con i tecnici”.

Adesso per la Senior Femminile “c’è l’Europeo che ci vede impegnati a Cardiff e cercheremo di riprenderci la Pool A, persa nel 2015, che compete a questo gruppo per quanto dimostrato, per provare a salire anche nel ranking mondiale. Il Consiglio Federale sta già lavorando sull’impostazione del programma 2018-19 – prosegue il Vicepresidente FIH - perché l’obiettivo è quello di raggiungere la qualificazione olimpica per Tokyo 2020. Le risorse a disposizione sono sempre ridottissime, ma faremo il possibile e anche di più: grazie a questo gruppo di giocatrici e a questo staff; e lo faremo con lo spirito, la maturità, la grande passione e la voglia di vincere mostrata sin qui”. E allora “nulla può, né deve esserci precluso”.

 

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