Dopo l’abbuffata di coppa Italia (con la disputa dei primi tre Round della competizione maschile), l’ultima settimana di settembre porta in dote l’avvio dei massimi campionati di hockey su prato italiani: sabato 26 scenderanno in campo gli uomini (A1M e A2M), domenica spazio invece alle donne (A1F).
E se negli ultimi tre anni, nella Femminile, lo scudetto ha avuto madri diverse (CUS Pisa, HF Lorenzoni e l’anno scorso Amsicora), nella Maschile l’HC Bra viene da un tris di successi filati (2016-2019) che non si vedeva da oltre vent’anni (1992-95), ai tempi del grande Cernusco.
E che campionato è quello che ci attende? “Difficile da decifrare”, secondo Pino Palmieri, Presidente dell’HC Bra vincitore di sette scudetti negli ultimi 12 anni e Vice Presidente Vicario FIH, “perché c’è una nuova nomenclatura degli stranieri e poi ci sono stati alcuni passaggi importanti di giocatori validi da un club all’altro. Inoltre c’è l’immagine di un’ottima prestazione della nazionale italiana, in senso agonistico; – prosegue Palmieri - sono variabili, principe sicuramente il destino, che determineranno la nuova classifica del prossimo anno”. Per chi punta allo scudetto (ma non di meno vale anche per chi lotta per salvarsi), la partenza è fondamentale: “Come a scuola, anche in campionato la prima parte ha un peso importante per la futura classifica finale. Bisognerà partire con il piede giusto e non distrarsi: come Bra dovremo dimenticare la classifica dello scorso anno, perché si riparte tutti dallo stesso punto”; tuttavia, proprio all’inizio, “non si può nascondere una certa emotività nel vedere, per tutti i club, se i frutti estivi sono stati centrati”.

Un campionato di livello alto ha riflessi positivi su tutto il movimento, perché è proprio “mantenendo una A1 impegnativa che abbiamo determinato una Nazionale di buon livello”, capace di scalare 13 posizioni di ranking mondiale in meno di un anno. Oggi poi “diversi giocatori italiani giocano all’estero, cosa impensabile fino a qualche anno fa. E adesso qualcuno di altre Federazioni che prima nemmeno ci salutava, si è accorto di noi e comincia a salutarci. Anche il CONI è contento di questi risultati e questo potrà permettere al nostro Presidente di battere cassa, visti i tempi che corrono”, dice Pino Palmieri, che precisa che “l’impegno dei Presidenti di A1 e di A2 è notevole dal punto di vista economico e in termini di prestigio della propria squadra. Il nostro è uno sport difficile da capire, se non si è mai avuta una squadra. A loro, ai giocatori e agli appassionati auguro buon campionato a tutti; e che vinca il migliore”.


(Nella foto di Andrea Lusso, un momento di Bra-Amsicora della stagione passata, che fu viatico decisivo per lo scudetto 2018/19)

 

 

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