Lo scorso week end i campionati di hockey prato hanno visto la conclusione della prima parte; ora spazio alle palestre e all’Hockey Indoor, che sarà il fulcro dell’attività di questi mesi; a marzo, invece, tutti di nuovo in campo con il Prato.

Pino Palmieri, Vice Presidente Vicario FIH e Presidente dell’HC Bra, vincitore degli ultimi tre campionati di A1M e di quattro degli ultimi cinque titoli Indoor, fa un punto sulla situazione della prima parte di stagione, nella quale il suo Bra, campione in carica, ha chiuso accusando 7 punti di ritardo dall’Amsicora, prima: “Nulla da eccepire sulla capolista – dice Palmieri – che ha saputo evidenziare un buon cinismo e che è prima con merito; non è nemmeno una sorpresa. Sebbene il binomio di testa sia quello dello scorso anno, forse sorprende il rendimento del Bra, che avendo cambiato giocatori e assetto ha perso dei punti: il divario con Amsicora è cresciuto in questa prima parte, ma ci sta quando cambi molto”. Alle spalle del duo di testa, “molto bene il Tevere EUR, il Valchisone e il Butterfly: tre squadre che si sono comportate egregiamente. Dopo di che anche la Juvenilia, che ha cambiato qualcosa, è in via di assestamento. Bonomi e Ferrini sono invece da rivedere al proseguo del campionato, una è partita non bene e ha chiuso in crescita, l’altra al contrario, nell’ultimo periodo non è stata all’altezza dei risultati precedenti. Per le posizioni finali era prevedibile che il Bologna, che ha perso qualcosa, faticasse mentre Suelli, Roma e Adige esibiscono qualche piccola difficoltà”. Il campionato tuttavia “è ancora lungo e alla ripresa ci saranno sicuramente ulteriori cambiamenti e sarà interessante decifrare l’evolversi delle cose”.

Ora largo all’Indoor “che è estremamente importante, dato che i giocatori grazie a questa disciplina ottengono un miglioramento tecnico, anche per il proseguo del campionato. Nell’Indoor c’è un concetto diverso: se nel Prato si cerca di migliorare con l’innesto di stranieri di alto profilo, al coperto si evidenzia e valorizza tutto il talento italiano, senza ricorso, se non di rado e spesso perché già in Italia, ad atleti esteri”. Le squadre competitive nell’Indoor sono le solite: “Il Bra ha vinto 4 volte su 5 negli ultimi anni e resta la squadra da battere, ma le altre sono agguerrite: ci sono squadre che hanno una grande storia indooristica, come il Padova, il Bologna, l’Adige e può capitare di tutto. Poi – conclude Palmieri – la validità dell’allenamento indoor non è solo legata al proseguo del Prato, ma anche ai prossimi Europei che andremo a giocare i Svizzera. Nell’Indoor nell’ultimo Quadriennio c’è stata una grande evoluzione tecnica dei giocatori, che in Europa ha avuto riscontro nei traguardi ottenuti: siamo partiti dalla Pool C e, dopo la promozione in Pool B, abbiamo sfiorato il salto in Pool A; il nostro, negli ultimi anni, si è affermato come un hockey competitivo anche dal punto di vista dei risultati. Negli uomini, tra Prato e Indoor, in questo quadriennio abbiamo acquisito una grande competitività, pur con risorse minime”.


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