A una manciata di giorni dall’inizio del campionato, conversazione con Pino Palmieri, Presidente dell’HC Bra campione d’Italia in carica e capace, con i gialloneri piemontesi, di vincere 4 degli ultimi 5 titoli maschili di Hockey su Prato. E il Bra, inutile dirlo, anche quest’anno parte con i gradi di “squadra da battere” nel campionato al via sabato 3 ottobre 2021.

Un torneo, quello alle porte, “concettualmente diverso dallo scorso, indirizzato da un ragionamento costi-benefici ma soprattutto influenzato dal Covid; un campionato che è comunque andato in porto, sebbene con alcune situazioni tampone e tra tante difficoltà”. Quest’anno sarà diverso perché “Covid permettendo, a differenza della stagione 2020/21 c’è grande valorizzazione del valore sportivo. Le squadre sono divise in due gironi da 9, realizzati sulla base dei risultati di classifica dell’anno passato. Significa che sarà un campionato probabilmente più impegnativo dell’anno scorso - quando sono stati fatti tanti sacrifici – e con una partenza molto più sportiva”.

Per Palmieri, “i costi saranno sicuramente maggiori, ma a beneficiarne sarà l’hockey in generale: con questa formula aumenta la competitività e migliora la nostra immagine”.

Ma come andrà a finire è “difficile da prevedere: molte squadre sono in cantiere e bisogna decifrare gli stranieri e il peso che potranno dare al campionato. Per di più avremo una serie di, chiamiamoli, “disguidi”, perché abbiamo diversi campi in rifacimento: Amsicora, Uras e Bra per dirne alcuni. Quindi ci sarà un effetto singhiozzo. A Bra, a esempio, abbiamo avuto la necessità di sistemare un campo il cui manto era diventato un problema anche per la sicurezza dei giocatori. Quello dei campi è un tema che va affrontato e credo che da marzo in poi, nella seconda parte della stagione outdoor, questi campi in allestimento o perlomeno riparabili saranno tutti pronti”.

Tutto “da decifrare” se questa stagione, di transizione in vista dell’Elité al via l’anno prossimo (“che sarà un bel viatico per i giocatori italiani di buon livello”), porterà a far emergere nuovi talenti, utili alla causa della Nazionale: “perché – dice il Vicepresidente FIH - molte squadre sono in cantiere e c’è questa anomalia dei campi in costruzione. Cosa questo campionato potrà fare per la Nazionale è quindi tutto da vedere, cammin facendo e dopo questo primo aperitivo di sei partite. Per ora alcuni nostri validi Azzurri giocano all’estero, in campionati di ottima qualità come Belgio e Spagna. Però la mia impressione è che quest’anno in Italia sarà più tirata; e questo significa che prepareremo di più e meglio i nostri giocatori, sebbene nella prima fase alcune squadre potranno pagare dazio per una, diciamo così, inevitabile fase di allestimento”, conclude Palmieri.

 

(Nella foto di Luca Padovani, l'HC Bra festeggia lo scudetto 2020/21)

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