Dal 2 al 4 settembre prossimi la città di Mori ospita la Coppa Italia di Parahockey, di cui si disputa l’edizione n. 5. E’ un torneo legato a doppio filo al comune trentino, dove si è sempre giocata questa competizione, che negli anni è cresciuta in partecipazione (di atleti e squadre) e di categorie. Quest’anno sono tre i trofei in palio: uno riservato agli atleti e alle atlete con Trisomia 21 (C21) e due riservati agli atleti di categoria Open (che include tutti i tipi di disabilità e disagio): uno per l’Elite e uno per il Promo.

A Mori le squadre complessivamente coinvolte sono 14: numeri in costante aumento, a conferma del crescente interesse della nostra disciplina per il movimento Paralimpico. Il monte di partite previste (tra sabato 3 e domenica 4) è monstre: 34, da calendario. Un impego, anche dal punto di vista organizzativo, non da poco, che come già in passato troverà la città di Mori e i suoi volontari pronti e proattivi.

“C’è soddisfazione per i successi che stiamo riscuotendo sul campo e nei numeri relativi alla partecipazione, in costante aumento sia come atleti che come squadre” dice Martina Marchiori, Consigliere Federale e Referente di Settore. Il Parahockey, solo negli ultimi mesi, ha visto attività importanti come “la partecipazione al progetto europeo Erasmus+ “Love is All”, l’accordo con Special Olympics, i campionati, la Coppa, gli eventi e, non in ultimo, il titolo di campione d’Europa conquistato ad Amsterdam dai nostri Invincibili”. Successi, difficile chiamarli diversamente, arrivati “grazie al grandissimo sforzo messo in campo dalla Federazione, che non sta risparmiando risorse da investire nel Settore”, conclude Martina.