Tra il 2 il 4 settembre si è svolta a Catania la seconda edizione del Galà del Mediterraneo, manifestazione organizzato dalla Polisportiva Galatea.
Il sodalizio etneo presieduto da Sebastiano Scalisi, sebbene fondato appena 5 anni fa, nel 2017, vanta già numeri interessanti, riuscendo a coinvolgere giovani e meno giovani, proprio come fatto nel torneo concluso domenica scorsa.
Allo stesso hanno infatti preso parte U12, U14 e U16 (maschili e femminili) e un bel gruppo di over 60, capaci di trasmettere quel serbatoio di passione, attaccamento ed esperienza di cui i giovani hanno sicuramente bisogno, in ambito sportivo.
Interessanti proprio i numeri del torneo, al quale hanno partecipato, oltre ai 55 atleti del Galatea, 20 atleti del CUS Cagliari, 16 del PGS Don Bosco, i 7 master di Rappresentativa Siciliana e, dall’estero, i 45 atleti maltesi della Società Marsascala e i 18 inglesi del Club Spencer HC di Londra.
161 atleti (ai quali vanno aggiunti genitori, accompagnatori e amici) che hanno dato vita a una bella festa di hockey, amicizia e sano agonismo, con 46 gare complessive disputate in meno di 72 ore:
“Abbiamo una storia giovane - dice Sebastiano Scalisi - e la Galatea è nata proprio con un “progetto giovani”, per seguire la missione dello statuto federale, che predica lo sviluppo dell’hockey sul territorio”. Oggi la Polisportiva Galatea ha squadre iscritte a tutti i campionati giovanili, dalla U12, alla U18, e al secondo anno di BM, ha anche ottenuto la promozione in A2 con la sua Senior Maschile. Numeri che hanno messo il sodalizio etneo anche al centro dello scenario nazionale: “Nell’ultimo anno abbiamo partecipato a 7 finali nazionali giovanili su Prato (U12, U14 e U16 maschili e femminili e U18 femminile)” ricorda Scalisi; anche perché i tecnici del Galatea in questi anni sono “entrati nelle scuole. L’anno scorso eravamo presenti in 14 istituti e il progetto sta andando avanti, con risultati oltre alle aspettative. Per qualche tempo il Comune di Catania non ha avuto tesserati e grazie alla Galatea l’hockey catanese non solo è rinato ma sta anche producendo numeri importanti. Il progetto presentato nel 2018 ai genitori era a breve e medio termine e abbiamo rispettato tutte le tappe”. Un esempio anche per altri territori.