Cristina Vicinanza è il nuovo segretario generale della FIH – Federazione Italiana Hockey; l’incarico le è stato conferito, su indicazione del presidente Luca Di Mauro, nel corso del consiglio federale n° 9 del corrente quadriennio olimpico, che si è svolto oggi, venerdì 28 febbraio, nella Sala Giunta del Palazzo H, in Roma.

Romana, laureata in Scienze Politiche, Cristina Vicinanza ha svolto tutto il proprio percorso professionale all’interno degli uffici FIH. Entrata in federazione nell’ottobre 1980, sotto la presidenza di Antonio Triglia e già vicesegretario federale, Vicinanza aveva ricoperto l’incarico di segretario ad interim nel 2004. Succede a Fabio Pagliara, ora alla FIDAL.

Ai lavori del consiglio federale, presieduto da Luca Di Mauro, ha partecipato anche il presidente CONI, Giovanni Malagò, tornato da pochi giorni da Sochi, dove si sono disputati i Giochi Olimpici Invernali che hanno visto l’Italia migliorare il bottino di medaglie (otto complessive, due argenti e sei bronzi) rispetto all’edizione di Vancouver 2010.

Con il presidente Malagò sono intervenuti  anche il segretario generale CONI, Roberto Fabbricini e il vicesegretario generale, responsabile della Preparazione Olimpica CONI, Carlo Mornati.

Seduto tra Luca Di Mauro e Roberto Fabbricini, Giovanni Malagò ha sottolineato la “vicinanza del CONI a voi e al vostro movimento. L’hockey su prato è disciplina olimpica e manca dai Giochi dall’edizione di Roma del 1960”: uno degli impegni di Carlo Mornati sarà anche cercare di “interrompere questo digiuno” sostenendo il “progetto federale”. Il presidente Malagò ha convenuto sull’opportunità, da tempo auspicata dalla FIH, di “trovare una formula affinché si concretizzi il progetto olimpico al femminile, sulla scorta di quanto già fanno le atlete del beach volley con l’aeronautica, quelle della pallavolo, della pallamano con l’esercito o delle farfalle della ritmica a Desio” perché è importante “mettersi in condizione di esserci”, alludendo nuovamente all’appuntamento a Cinque Cerchi, traguardo nodale per “far crescere il movimento, avvicinare sponsor e portare visibilità”.

Giovanni Malagò ha anche anticipato che martedì verrà “portata  in Giunta l’approvazione delle garanzie del CONI a fronte della nuova operazione che verrà effettuata al Tre Fontane di Roma”; un’operazione “non automatica, ma importante, per la quale ho detto di andare avanti perché è fondamentale che lo sport abbia delle case” dove gli atleti possano coltivare il proprio talento, sotto una gestione responsabile.

Luca Di Mauro, nel ringraziare il presidente e le più alte cariche dirigenziali dello sport italiano per la loro presenza, è voluto tornare sull’elezione di Giovanni Malagò, avvenuta proprio un anno fa: “Io non ho votato Giovanni e lui lo sa, perché non ne ho mai fatto mistero e sono sempre stato trasparente; ma così come fui leale allora, lo sono anche oggi nel dire che il lavoro che sta facendo per il mondo dello sport, a tutti i livelli, è di straordinaria importanza, penetrazione ed efficacia”. Se si votasse oggi “lo voterei” ha concluso Di Mauro, proprio “perché ha dimostrato capacità e competenze, professionali, umane e istituzionali”.











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