A Scampia non c’è solo criminalità, c’è invece tanta voglia di rivalsa, di affermazione. Noi qui insegniamo ai ragazzi come si rispettano rispettare le regole. Chi lo fa, sa che sarà parte di una famiglia, chi non lo fa sa dov’è la porta”. La ricetta di Gianni Maddaloni è semplice: sport e legalità. Un esempio, la sua vita spesa per lo sport, che non poteva passare inosservato agli occhi del progetto SPORT MODELLO DI VITA, che nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre 2013 si è recato con una propria delegazione a Scampia, proprio nei locali della palestra Star Judo, per consegnare a questo fantastico uomo di sport un tatami nuovo di zecca che servirà come pedana di allenamento per i tantissimi bambini (ne abbiamo visti anche di soli due anni, lì, a divertirsi!) e ragazzi che Maddaloni ospita nei propri locali.

C’è di tutto allo Star Judo: i bambini figli di immigrati e genitori in difficoltà (e sono tanti, purtroppo) che il Maestro allena gratuitamente e ai quali insegna l’educazione sportiva e a volte anche formale; ci sono i giovani judoka che sono già campioni d’Italia nelle proprie categorie e che vedremo chi a Rio 2016, chi a Tokyo 2020. Poi, in mezzo a questi bambini, ragazzi e ragazzini, capita anche di vedere un due volte campione del mondo e due volte medaglia d’argento olimpica come il peso massimo Clemente Russo, che su quello stesso tatami si allena di gran corsa, compiendo autentici slalom tra un ragazzino e l’altro. Tatanka prepara le World Series of Boxing - che lo vedranno impegnato la prossima settimana in Kazakistan con la Dolce & Gabbana Italia Thunder - tra le mura nelle quali è cresciuto e chiede il permesso al Maestro (che è anche suo suocero) prima di passare da un capo all’altro della Star Judo. Una lezione di umiltà che è un modello di vita, non solo per tanti sportivi.

Ringraziamo chi ci ha regalato questo tappeto,  chi ci ha onorato della sua presenza oggi – ha detto Gianni Maddaloni, rivolgendosi ai propri ragazzi e alle persone presenti – e il CONI, che ci è vicino e senza il quale non potremmo fare niente, perché il CONI ci porta fino alle Olimpiadi”. CONI presieduto da Giovanni Malagò, che ha fortemente sostenuto la consegna di questa attrezzatura alla Star Judo, palestra che è un “avamposto di legalità”: “Ringraziamo anche i magistrati Lepore e Marmo qui con noi anche oggi, perché se io sono il vostro maestro dello sport, cari ragazzi, loro sono i vostri maestri della legalità” ha proseguito Maddaloni. Presenti il presidente della Federazione Italiana Hockey, la FSN capofila del progetto SPORT MODELLO DI VITA, Luca Di Mauro, il segretario generale FIH e coordinatore del progetto, Fabio Pagliara, il consigliere federale FIH, Enzo Corso, il consigliere FILJKAM Gino Nasti, il presidente del CONI Napoli e delegato regionale FIH, Sergio Roncelli. “Il Maestro ha creato questo avamposto perché lo ha fortemente voluto - ha detto il presidente FIH Luca Di Mauro rivolgendosi ai ragazzi - e ce l’ha fatta, non solo a parole: prendetene esempio. Oggi anche noi siamo qui con un gesto concreto, pratico. E speriamo che tra voi ragazzi, tra qualche anno, ci sia qualche campione in grado di rappresentare l’Italia nelle prossime edizioni dei Giochi Olimpici. Impegnatevi e sfruttate questo vero maestro che avete”. “Se riusciamo ad avere, e l’avremo, la cittadella dello sport – ha incalzato Gianni Maddaloni – prometto al presidente della federazione che avremo un campo da hockey su prato”. “E noi vi daremo una mano” ha aggiunto Di Mauro.

Questo tatami non è un regalo – ha affermato Fabio Pagliara - ma un premio per quello che Gianni Maddaloni e  voi ragazzi fate tutti i giorni. E’ un gesto che ci rende tutti contenti, dal presidente Malagò, al presidente Di Mauro, passando per  tutte le federazioni che fanno parte del progetto SPORT MODELLO DI VITA, di cui la FIH è capofila” e di cui fa parte anche la FILJKAM. Pagliara ha anche chiesto di rivolgere un applauso a gli amici della Sardegna, terra falcidiata dall’alluvione delle scorse settimane “dove nei prossimi mesi interverremo con un altro gesto concreto” che verrà concordato anche con il presidente del locale CONI regionale. Prima della chiusura, il maestro Maddaloni ha voluto rivolgere un grosso applauso, condiviso da tutti i presenti, per il presidente Giovanni Malagò, “che è veramente un grande uomo di sport e che ci è sempre vicino”. 



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