Il presidente Luca Di Mauro, a nome di tutta la Federazione Italiana Hockey, esprime totale solidarietà e vicinanza a tutti gli amici della Sardegna: “In questo momento lo sport passa in secondo piano; quello che preme a me e a tutti gli hockeysti è dare la più totale disponibilità ad aiutare chiunque ne abbia bisogno, per quanto nelle nostre possibilità”. Quella occorsa ai sardi “è una tragedia nazionale, una tragedia di tutti” dice il presidente Di Mauro.

Il ciclone Cleopatra ha fatto piombare sulla Sardegna 440 millilitri d’acqua in 24 ore, una cifra spaventosa: tanta quanta nel nostro Paese generalmente cade in sei mesi. Poco meno di 2800 persone sono state evacuate e il bilancio della tragedia parla, al momento, di 16 vittime, fra le quali si contano anche 4 bambini.


Toccante il messaggio del vicepresidente FIH, Luca Pisano, sardo e residente a Capoterra: “Vorrei far arrivare la massima solidarietà, con tutto il cuore, agli amici della mia terra. Risiedo a Capoterra e i sardi, non solo loro, sanno che significa vivere una tragedia simile perché qui abbiamo vissuto sulla nostra pelle l’alluvione del 2009. In questi ultimi anni – prosegue il vicepresidente FIH - noi della Sardegna ne abbiamo passate tante e questo ciclone arriva come una mazzata, quasi a volerci abbatterci. Però noi siamo un popolo unito. A Capoterra, come in altre situazioni del nostro passato più o meno recente, i sardi hanno dimostrato forza d’animo, solidarietà e coraggio. La reazione del popolo sardo non si farà attendere: siamo teste dure, ma capaci di ripartire. Con le lacrime agli occhi, ma ripartiremo”.

Nelle righe a seguire uno struggente messaggio pervenuto da Roberto Maxia, responsabile SAN della FIH:

"È una tragedia quella che sta vivendo la Sardegna in queste ore.
Le notizie si sovrappongono e si contraddicono continuamente.
La gravità del momento è assoluta. 
Già da stamattina alle 6 avevo provato a chiamare gli hockeisti di Uras per sapere della situazione; ho ricevuto un laconico sms: “disperazione”. 
Confermata poi da una telefonata nella quale ho rappresentato la solidarietà di tutti noi. 
Per lavoro mi capita di girare la Sardegna e ho potuto rendermi conto con tanti amici, clienti, colleghi e sportivi, in ogni zona della nostra regione, che la situazione è veramente difficile: vittime, dispersi, sfollati, campi e allevamenti distrutti.
Una Regione già in ginocchio per una crisi che ti morde l’anima riceve un ulteriore colpo.
Appare tutto profondamente ingiusto.
Dopo il momento della solidarietà, poi arriverà il momento anche delle responsabilità, almeno spero".

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