A1 MASCHILE

 

Meglio dell’HC Bra, capolista a punteggio pieno della serie A1 Maschile con sette vittorie su sette partite giocate, è impossibile fare. La squadra di Massimo Lanzano sta ripercorrendo le (proprie) orme della stagione 2011/12, quando vinse tutte le gare della stagione regolare: un incredibile filotto di 18 vittorie su 18. Uno score che, in verità, sarebbe poi risultato ‘azzerato’ dai Play Off scudetto che, come noto, ammettendo le prime quattro classificate della regular season consentono a chiunque (di queste) di sanare il gap di una intera stagione e vincere il titolo di campione d’Italia. Il Bra, tuttavia, allora non fece sconti; troppo forte per le altre e anche nella finale scudetto di Cernusco sul Naviglio centrò due vittorie (in semifinale e poi in finale con un agguerrito Suelli) che consegnò ai piemontesi il titolo di campione d’Italia n° 4 per la squadra del presidente Palmieri. La stagione seguente il Bra tenne sempre testa all’Amsicora (accarezzando, per qualche minuto, anche l’idea di confermarsi campione all’ultima di campionato), ma l’attribuzione del titolo al termine del girone di ritorno consegnò ai sardi un (meritato) titolo. Un titolo atteso nove stagioni; stagioni condite anche da un anno di purgatorio in serie A2: una specie di onta per la più blasonata società di hockey prato italiano, ma anche una tra le più titolate società sportive - in assoluto - di tutta Italia. Una retrocessione per certi versi tuttavia salutare, che ha fatto risorgere Amsicora e renderla (nuovamente) la squadra che è: quella con lo scudetto cucito sul petto; forse l’unica, oggi, in grado di mettere in difficoltà questo Bra, sapiente mix di esperienza, organizzazione e tecnica. Il divario tra le due squadre (che sono prima e seconda in classifica) è di ben nove punti; ma quest’anno a fine stagione tornano i Play Off e l’importante, allora, sarà trovare il “week end perfetto”.
Non è una partita come le altre, quella che sabato, alle 14:30, mette di fronte i sardi di Carta ai piemontesi di Lanzano: i padroni di casa sanno che un successo riporterebbe la capolista sulla terra. Ma Bra, che è già campione d’inverno, vuole dimostrare di essere la migliore. E per farlo vorrà vincere. Stavolta e la successiva. Sempre; come nel 2011/12.
Con un gara così le altre rischiano di passare in secondo piano, ma la stesura del calendario ha invece riservato, quasi per magia, cinque sfide ricche, ognuna a modo proprio, di enormi significati. Come quella che a Via Avignone mette di fronte Tevere  EUR e Butterfly HCC; è un derby, ma è anche e soprattutto la sfida tra le ultime due della classe. Che ultime lo sono per la classifica, di certo non per il valore mostrato sul campo, in un campionato che, mai come quest’anno, ha dimostrato di non avere sparring partner. Lo sa bene la Paolo Bonomi, ultima in classifica solo tre settimane fa, oggi, invece, in zona play off. Lo sa anche Suelli che dopo un avvio a scartamento ridotto (sornione, per certi versi), se il campionato finisse oggi parteciperebbe alla Final Four con i gradi di terza forza: si gioca a Castello d’Agogna ed è un autentico scontro diretto, dato che solo un punto separa in classifica le formazioni di Grivel e Pisano. La quarta posizione non è (a oggi) solo appannaggio di Bonomi; è una poltrona per tre sulla quale sono sedute anche Polisportiva Valverde e CUS Cagliari: lo scontro diretto in programma a Catania dimostrerà quale delle due abbia le minori intenzioni di alzarsi. Ad aprire la giornata sarà la sfida di Cagliari (in programma alle 14:00) tra Ferrini e l’ACEA De Sisti Roma. Da neopromossa la Polisportiva sta giocando un torneo da protagonista; qualche rimpianto, invece, per i giallorossi, che finora non hanno raccolto quanto di buono seminato: entrambe sono (momentaneamente) fuori dai play off per un soffio, ma con un campionato così, per toccare il cielo con un dito bastano 70’

A1 FEMMINILE

Dopo il pareggio con Amsicora che ha interrotto il percorso netto di vittorie dell’HCU Catania, la squadra di Trinidad Canon (prima proprio sui sardi, con un margine di 3 punti) è attesa a un’altra sfida interna, con un altro club di Cagliari: la Polisportiva Ferrini. La contemporaneità della sfida di Villafranca, che oppone le venete all’Amsicora, può dare una spinta in più alla etnee nella ricerca dei tre punti, tutt’altro che a portata, dato il valore della Ferrini. Dicevamo di Villafranca; il club del presidente Vujovic punta forte a entrare nei play off e i risultati delle ultime giornate, frutto anche di una campagna acquisti che ha portato in Veneto alcune giocatrici che uniscono talento a esperienza, sembrano significare che l’obiettivo è tutt’altro che di difficile conseguimento. La classifica, come per la maschile, è piuttosto corta e anche una squadra come l’ACEA San Saba, partita a giri ridotti rispetto agli ultimi anni, pure per via di un fisiologico ringiovanimento della rosa, può rimettersi in gioco. Il calendario parrebbe significare che la sfida di giornata non sia la migliore per dare rinnovato slancio alle ragazze di Chionna, ma le campionesse d’Italia dell’HF Lorenzoni quest’anno, in casa, hanno un po’ sofferto. E una sfida da sempre equilibrata e avvincente come quella tra le titolatissime piemontesi e San Saba può riservare ogni scenario. In ottica play off, il turno più agevole, sulla carta, è quello del CUS Pisa, che affronta l’Hockey Cernusco. Le lombarde hanno una squadra giovane, nella quale figurano giocatrici di grande prospettiva, alcune già nel giro azzurro, ma i dati che il loro campionato ci consegna sono, per ora, impietosi: ultimo posto in classifica con la peggior difesa e il peggior attacco (3 i gol realizzati). Però le cernuschesi non hanno mai né sfigurato, né mollato: chissà che la svolta non sia dietro l’angolo…

A2 MASCHILE - Ultima giornata del girone di andata

Tanto tuonò che piovve. E, così, alla sesta San Vito agganciò CUS Padova. Laddove non ha potuto lo scontro diretto (che determinò una netta supremazia dei veneti, vittoriosi 8-3) poté la sfida di Reggio Emilia, nella quale Città del Tricolore ha battuto la capolista 4-2. Nel girone A della serie A2 maschile, quindi, la lotta promozione è quanto mai aperto e in questa ultima giornata del girone di andata la classifica potrebbe subire ulteriori mutazioni; le due di testa sono infatti impegnate in campi ostici come quelli di Roma (SS Lazio, per la Romeo Gigli) e Savona (dove è di scena Padova). Contestualmente il Catania - che alla sesta si è aggiudicato la sfida ‘per il bronzo’ con Bondeno - è impegnato nuovamente in casa con il Città del Tricolore (reduce da tre successi consecutivi) e una eventuale vittoria sabato e nel recupero del 23 novembre con Savona porterebbe gli etnei a chiudere il giro di boa con appena 3 punti dalla vetta: difficile, certo, ma non impossibile. Per il San Giorgio fanalino di coda, ci sono gli emiliani del Bondeno. Nel girone A l’ultima di campionato proclamerà campione d’inverno una tra Fincantieri e Juvenilia. Gli indizi spingono fortemente verso la squadra di Monfalcone, che non solo è prima con un punto di vantaggio sul team di Uras ma ha un turno sostanzialmente alla propria portata: la Moncalvese è infatti squadra di valore, ma in trasferta finora non ha fatto grandi cose (tre ko su tre). Per la Juvenilia (che positcipa la gara a domenica pomeriggio) c’è il CUS Pisa, rinfrancato e galvanizzato dal primo successo della propria stagione, colto proprio una settimana fa. Adesso in coda c’è l’Hockey Cernusco, che senza dubbio approfitterà della pausa invernale per riordinare le idee e giocarsi il girone di ritorno alla pari con le altre; prima, però, c’è la sfida del Comunale con l’HT Bologna, che dopo il ko di Uras ora accusa sei punti di distacco dal primo posto. Hockey Villafranca-Rovigo VEA è un derby veneto tra due squadre che, finora, hanno avuto risultati in altalena: la classifica di entrambe rispecchia l’andamento di questo primo scorcio di campionato, ma chi vince può andare a riposo con rinnovato slancio.

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