Di Valentina Quaranta

Domenica 22 settembre, quando siamo arrivati con la squadra a Nairobi, avevamo poche notizie sulla situazione che si era venuta a creare nelle ore precedenti nella città. C’è qualche scontro, ma la situazione è sotto controllo, così ci hanno detto. Siamo partiti senza particolari problemi e siamo arrivati di notte fonda a Nairobi dopo 18 ore di bus. Non abbiamo notato nulla di strano per le strade, tutto ci sembrava nella norma. Siamo andati a dormire, felici di essere finalmente arrivate a Nairobi e già con il pensiero all’allenamento del giorno dopo. E’ quando ci siamo alzati il giorno dopo che il personale della guest house dove alloggiamo che ci hanno avvertito di quello che era successo da poche ore a Nairobi: un gruppo di terroristi somali, affiliato ad Al-Quaeda, hanno sferrato un attacco armato nel centro commerciale di Westgate, in una delle zone più benestanti di Nairobi, Westland, frequentato molto da stranieri e ricchi kenyoti. La zona dove è avvenuto l’attentato è abbastanza distante dal campo e da dove alloggiamo noi, però per motivi di sicurezza il primo giorno non ci hanno fatto uscire dalla guest house e l’allenamento è stato cancellato. Subito ho ricevuto una chiamata dalla Federazione di Hockey del Kenya, che ha organizzato il torneo: “E’ meglio che state dentro oggi, c’è tensione in città, vediamo se domani la situazione migliora potete fare allenamento al campo”. Per cui il primo giorno a Nairobi lo abbiamo passato in guest house, a guardare quello che succedeva fuori, alla televisione passavano immagini di gente morta e ferita, telegiornali di tutto il mondo che parlavano dell’attacco terroristico avvenuto poche ore prima. Un fermo immagine alla tv che riprendeva il fumo che usciva dal centro commerciale, sono salita sul terrazzo della guest house, e quel fumo lo visto li, sembrava meno distante da come ce lo avevano descritto. Nelle ore successive, le notizie hanno continuato a susseguirsi , il numero di morti e feriti continuava a salire ma ancora i terroristi erano barricati nel centro e non si sapeva quante persone avessero in ostaggio. L’attentato è stato compiuto da un gruppo di fondamentalisti islamici provenienti dalla Somalia, con il nome di Al-Shaabab, responsabile di guerriglie ed attacchi terroristici contro il governo somalo. Il motivo sottostante all’attacco a Nairobi sembra essere una vendetta contro il governo Kenyota per aver supportato militarmente il governo somalo nella lotta contro il terrorismo interno.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/22/news/bilancio_strage_nairobi-67013782/

Il giorno seguente, martedì 23 settembre, abbiamo fatto allenamento regolarmente, senza particolari problemi ne senza la sensazione di essere in pericolo o che la situazione per le strade fosse pericolosa. Alla tv hanno continuato a trasmettere le immagini dell’attacco, i terroristi sono rimasti blindati dentro il centro commerciale facendo saltare in aria delle macchine nel parcheggio fino a ieri, mercoledi 24, quando l’esercito ha fatto irruzione e li ha uccisi. Molte persone sono morte o rimaste ferite nell’attacco, tra cui anche alcuni bambini, e il numero ancora non si è stabilizzato.

Ieri pomeriggio è arrivata una telefonata dalla Federazione Africana che non ci aspettavamo e che ci ha lasciato di stucco: LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE HA DECISO DI POSTICIPARE IL TORNEO A DATA INDEFINITA (PROBABILMENTE A FINE OTTOBRE) PER MOTIVI DI SICUREZZA IN SEGUITO ALL’ATTACCO TERRORISTICO AVVENUTO A NAIROBI.

http://www.fih.ch/en/news-4743-africa-cup-of-nations-postponed

Strano, di solito questa notizie di solito siamo abituati a sentirle alla tv o leggerle sul giornale; pensando che appartengono a un mondo lontano dal nostro. Questa volta noi qui lo abbiamo toccato con mano, anche se non lo abbiamo vissuto noi di persona, abbiamo visto quello che può causare un fatto del genere sulla vita delle persone e sull’animo di una nazione. Alcuni dei giocatori e della squadra nazionale del Kenya hanno perso amici e parenti nell’attentato. Ecco che una cosa che sembrava fino a ieri fuori dalle nostre vite, improvvisamente ci piomba addosso cambiando il corso degli eventi senza lasciar la possibilità di poter far nulla se non accettare e ripensare al futuro.

Il torneo non si sa quando verrà rigiocato, se ottobre o novembre, sempre qui a Nairobi. Dopo la notizia, la prima domanda che ci è venuta in mente è stata, adesso che cosa facciamo con la squadra? Il dubbio maggiore sono i soldi, per venire qui a Nairobi e stare cinque giorni abbiamo speso già una bella fetta di soldi, comprare i biglietti per venire e quelli per tornare a Dar es Salaam, la sistemazione in guest house, l’assicurazione per le ragazze etc… Dopo la prima notizia della posticipazione del torneo per il ritiro di due squadre, abbiamo comunque deciso di venire prima per poter provare il campo e fare qualche partita amichevole con delle squadri locali. Adesso, per tornare a Nairobi la seconda volta, serviranno altri soldi , almeno 3.000 euro per pagare di nuovo il viaggio, la guest house, l’assicurazione sportiva, pagare il trasporto e il cibo alle ragazze a Dar per venire ad allenamento etc…

Quando l’ho detto alle ragazze, una delle prime domande è stata “ ma torneremo veramente la seconda volta a Nairobi?” Continueremo a fare gli allenamenti quando torniamo a casa? Loro sono a conoscenza di tutto quello che ho fatto per loro e di tutti i fondi che abbiamo a disposizione. Sanno benissimo che per venire qui a Nairobi abbiamo speso molti soldi. Quello che ho detto loro è che a Nairobi la Tanzania ci ritornerà, non sarà facile perché dovrò trovare altri soldi in poco tempo. Ma quello che abbiamo fatto finora, in tre mesi, è troppo grande per poter mollare adesso e, quello che è successo non ci deve fermare nel raggiungere il nostro obiettivo. Per cui, questa sera torniamo a Dar es Salaam, ci riposiamo qualche giorno, e poi ritorniamo ad allenarci come al solito in attesa che ci dicano quando si rifarà di nuovo il torneo. Come ho detto alle ragazze, ci hanno fatto cadere, ma ci dobbiamo rialzare e andare avanti.

Se qualcuno volesse aiutarci con un piccolo contributo per continuare a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo, l’indirizzo del blog dove ci sono le coordinate per le donazioni e gli aggiornamenti della squadra, è

http://hockeytanzania.wordpress.com/

Grazie a tutti,

Vale

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