Penultima giornata del girone di andata della Serie A1 Maschile, che sabato offre la sfida che ha più appassionato nel corso degli ultimi anni, quella tra HC Bra e De Sisti ACEA Roma. Dopo aver inflitto ben sei reti all’HCU Catania, i (sempre vittoriosi) campioni d’Italia ospitano in casa i giallorossi, che hanno dimostrato grande salute nella partita del Tre Fontane con il CUS Cagliari (5-1) di sabato scorso. L’HC Bra e la De Sisti ACEA Roma si sono divise tutti gli scudetti dal 2005 a oggi. Hanno  dimostrato, nel tempo, di essere le due squadre da battere, garantendosi la vittoria del titolo, con una sorta di cadenza biennale: dal 2005 al 2007 la vittoria ha arriso i capitolini; dal 2007 al 2009 i gialloneri; dal 2009 al 2011 ancora la De Sisti, mentre nel 20011/12 è stata la volta del Bra (dei record) che quest’anno, punta quindi a ripetersi, forte dei dati che pervengono dalle statistiche. Grazie alla vittoria nel derby con Cernusco, la PiùUnica Paolo Bonomi ha consolidato la quarta posizione e venerdì affronta come avversaria l’HCU Catania, penultimo in classifica e a caccia di punti per risalire la china: questa gara si gioca di venerdì e i siciliani proveranno a sfruttare il fattore campo per impensierire una delle squadre più in forma di questo primo scorcio di stagione. Seconda in classifica (e autrice, fin qui, di un campionato straordinario), l’Amsicora gioca invece di domenica contro la Polisportiva Valverde che, nonostante i suoi alti e bassi, si trova al quinto posto in classifica. Tanti i motivi di interesse di questa settima giornata; spicca il derby sardo tra HC Suelli e CUS Cagliari (ripreso anche dalle telecamere di RaiSport). In classifica è avanti il Suelli, dopo aver vinto la partita di recupero contro l’HCU Catania (6-1) e pareggiato con la Hitrac Tevere Eur nello scorso week end. Per quanto riguarda l’ultima piazza, sabato le attenzioni sono tutte rivolte al Tre Fontane di Roma, dove la Hitrac di Gianluca Cirilli (penultima a tre punti) riceve l’Hockey Cernusco, fanalino di coda a quota due. Si tratta delle uniche squadre che non hanno ancora conosciuto il sapore della vittoria e, c’è da giurarci, entrambe non vorranno aspettare ancora.