Si radunano a Roma, al CPO Acqua Acetosa, i giorni 19, 20 e 21 settembre i 18 atleti selezionati da Gianluca Cirilli per il Round 1 della World League, dove gli azzurri incontreranno Scozia, Gibilterra, Marocco e i padroni di casa del Portogallo. In palio ci sono i due tagliandi per accedere al Round 2 di una competizione che è di importanza nodale, in vista degli impegni agonistici internazionali del prossimo quadriennio. L’allenatore azzurro ha assemblato “una squadra pronta, ma giovane, quindi anche di prospettiva. E’ un blocco che costituisce pure una solida base per lavorare sul medio e lungo termine nel prossimo quadriennio olimpico”. Nel gruppo, Cirilli ha selezionato parecchi ragazzi con cui ha lavorato a Cernusco, in occasione dei recenti Europei Under 21 e “in più ci sono degli atleti che hanno fatto parte del ciclo precedente dell’Under e che adesso si distinguono con merito nel campionato italiano”. Del gruppo non fanno parte alcuni giocatori di indubbio valore come Vargiu, Murgia, Perelli e Ardito, che non hanno potuto dare la propria disponibilità per motivi di lavoro: situazioni di contingenza quotidiana, che spesso condizionano l’attività negli sport dilettantistici. Questi atleti, che a Lousada non ci saranno, “sono comunque parte costituente del gruppo azzurro – aggiunge Cirilli - che non è composto di soli 18 giocatori ma è ben più ampio ed è destinato ad accogliere i talenti che di stagione in stagione le nostre società produrranno, del resto il gruppo di Lousada è proprio espressione del lavoro fatto dalle società con i settori giovanili e la prima squadra”. A dare il proprio contributo di esperienza, oltre all’ormai veterano Daniele Malta, ci sono anche Polo Cane dell’HC Bra e Pato Mongiano dell’HC Roma: “La nostra è una squadra giovane, ma bilanciata da giocatori che non solo hanno esperienza, ma anche molto talento e un abitudine al lavoro che è decisivo mettere al servizio di una squadra (giovane) che si forma e che ha voglia di migliorarsi sempre. Sono giocatori tecnicamente e caratterialmente importantissimi”. Dopo i tre giorni di raduno a Roma, la squadra volerà alla volta di Oporto, a poco più di quaranta chilometri da Lousada, dove l’Italia nei giorni 23 e 24 settembre (nei giorni precedenti la struttura non era disponibile) si allenerà  e sosterrà una gara amichevole con una delle nazionali partecipanti. La Scozia “è la favorita d’obbligo per la vittoria nel Round 1 ma anche tra le altre ci sono squadre competitive e quindi nessun risultato è scontato – dice Gianluca Cirilli – magari i nomi non sono blasonati, però sul campo queste squadre ti sanno mettere in difficoltà, soprattutto fisicamente”. E’ il caso di Gibilterra, che peraltro l’Italia ha visto ben da vicino lo scorso anno a Catania, in occasione del Championship III; da tenere d’occhio anche il Portogallo, che giocando in casa può essere una sorte di mina vagante. “Noi andiamo lì per provare a passare il turno e onorare, come sempre, la maglia azzurra.  Una cosa è certa – conclude Cirilli – i ragazzi l’anno prossimo vogliono giocare il Round 2”.

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